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«L’Asl cancella la Casa della salute a Trivero e tutti sono d’accordo?»

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L’ex consigliere Piero Casula punta il dito contro l’approvazione del Piano territoriale

La giunta regionale ha cancellato il progetto della Casa della salute a Trivero e tutti i sindaci sono stati d’accordo. L’ex consigliere di opposizione Piero Casula interviene ancora dopo che il direttore dell’Asl Gianni Bonelli ha spiegato che la decisione di fare Case della salute a Cossato e a Biella, e solo qui, rientrava nel Piano di assistenza territoriale approvato dai sindaci del territorio. «L’Asl dice una cosa importantissima, ovvero che anche Trivero era d’accordo, e questo è sconvolgente – spiega Casula -.  Non è plausibile che la Casa della salute di Trivero, prevista già dalla giunta di Mercedes Bresso, sia stata cancellata. Voglio ricordare che le Asl serie come Vercelli hanno stanziato soldi per le Case della salute a Varallo e Coggiola, lontani dal capoluogo, non a Caresanablot. L’Asl Biella ne invece  farà una praticamente nel cortile dell’ospedale a l’altra a Cossato».

Casula aggiunge ancora: «Ringrazio il dottor Bonelli per l’ufficio dei funghi, ma credo che a Trivero interessi avere di più il Primo soccorso come una volta.  Mi ha fatto piacere leggere che il sindacalista Luigi Trabaldo Lena approvi la linea adottata da Varallo nell’affrontare le tematiche sanitarie: propongo di dare l’incarico ai valsesiani di gestire la sanità triverese, almeno non fanno disastri».

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