Attualità
L’Auser di Pray: non facciamo la ”cresta” sui fondi per i terremotati
Il referente: «Coloro che si sono recati nei luoghi del sisma hanno pagato di tasca propria»
A Pray scoppia la polemica sui soldi pro terremotati: c’è chi sospetta che una parte delle offerte raccolte dalle associazioni della Valsessera sia servita a pagare anche le spese di viaggio, vitto e alloggio dei volontari che in più occasioni si sono recati nei centri a cui sono destinati gli aiuti, come di recente per il trasporto dei tre nuovi moduli abitativi. Ma Paolo Chioso, referente dell’Auser, vuole subito chiarire la questione: «Mi sono venute all’orecchio diverse voci a questo proposito. Vorrei far notare che coloro che sono scesi nei giorni scorsi nei luoghi del sisma per portare i tre moduli hanno tirato fuori soldi di tasca propria senza usare somme di denaro pro terremotati».
L’iniziativa è stata opera delle iniziative di volontariato della Valsessera e di Quarona. E aggiunge: «L’Auser ha pagato le spese del pulmino e il carburante, oltre alla cena ai quattro camionisti che hanno trasportato i tre moduli. Sono soldi dell’Auser e non del conto terremoto. Chiunque ha ancora dubbi può chiedere di vedere i conti, sono pubblici e a disposizione di tutti senza alcun problema».
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