La commissione ambiente di Camera e Senato parla dei pozzi di Carpignano

Si è  conclusa una riunione dedicata, da parte della commissione Ambiente di Camera e Senato, alla conoscenza di alcuni dei casi ambientali più eclatanti del Piemonte. «Tra eventi pubblici e sopralluoghi, nelle 48 ore a nostra disposizione, sono state più di dieci le zone visitate dal vercellese al novarese, per concludere infine il nostro tour nel torinese con un ultimo incontro plenario tra attivisti a Torino», spiega Mirko Busto. Eaggiunge: «Di particolare interesse, a livello ambientale e anche umano, è stato il sopralluogo nelle zone incendiate della Valsusa. Nel vercellese ci è parso importante tornare nella zona della Valledora, terra di cave e discariche, e nei pressi dell’acciaieria di Carisio, dopo la diffusione di uno studio epidemiologico che correla la presenza di diossina all’aumento di patologie mortali. Prima di raggiungere Novara città, ci siamo diretti a Carpignano Sesia sui terreni dove Eni, al posto delle eccellenze agroalimentari, vorrebbe portare le trivelle petrolifere. In ogni tappa, organizzata e realizzata grazie al contributo gratuito e volontario dei nostri attivisti e simpatizzanti, abbiamo incontrato di nuovo o per la prima volta decine di aziende, enti, associazioni, comitati e liberi cittadini che ogni giorno dal basso non vanno in cerca di gloria, ma che con spirito di servizio mettono in pratica con il loro esempio soluzioni per migliorare le nostre comunità».

E aggiunge ancora. In Piemonte i cittadini non hanno bisogno di comparsate ma di qualcuno che combatta con loro per risolvere i problemi di un territorio compromesso dall’inquinamento ambientale. Abbiamo incontrato le parti sociali per confrontarci e cercare un modo per superare anni e anni di malgoverno targato PD-PDL. Proteggere l’ambiente significa tutelare la salute di noi tutti, significa proteggere il cibo che mangiamo, l’aria che respiriamo e che oggi ci sta facendo ammalare.

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