Attualità
La Fipsas vuole più attenzione per l’ambiente
La Fipsas punta l’attenzione sulla tutela del deflusso minimo vitale.
«Maggiore vigilanza sui torrenti per il deflusso minimo vitale che deve essere garantito dalle centraline idroelettriche presenti sul Sesia». Il presidente della Fipsas Vercelli Marco Viazzo rinnova l’impegno del proprio gruppo di lavoro per il futuro del Sesia. Viazzo si ripropone come presidente della Fipsas alle recenti elezioni. E uno dei problemi che il direttivo negli ultimi anni ha cercato di risolvere è stato quello relativo alla diminuzione del numero di pescatori: un trend che però, appunto, sembra essere tornato in positivo, tant’è che nel bilancio preventivo 2015 era stato previsto un tesseramento di 1100 pescatori adulti, ma si è arrivati ad avere ben 1253 tesseramenti, oltre a 166 giovanili, 48 sub e 48 società.
Ma per il futuro bisogna puntare a un controllo più selettivo, e così la Fipsas ha deciso di istituire un tesserino segna catture per le acque libere abbassando il numero di salmonidi trattenibili ad otto capi con eccezione della trota marmorata.
Particolare attenzione anche per il futuro verrà prestato all’aspetto ambientale, come spiega Viazzo: «Siamo tutti consapevoli che dietro non si può tornare a vedere i nostri fiumi e rogge pieni di pesci. Ma sono convinto che siamo anche motivati da buoni propositi, per cui dobbiamo fare tutto quello che riteniamo nelle nostre possibilità. Faremo pressione sugli enti preposti affinchè, in tema di impianti idroelettrici, vigilino sui prelievi di acqua rispetto al deflusso minimo vitale. Ma staremo attenti anche agli scarichi in acque pubbliche, alle modalità di restituzione delle acque, e inoltre stiamo valutando anche l’impatto negativo del siluro del cormorano».
La Fispas provinciale ha avviato anche un nucleo di vigilanza con 12 guardie che hanno effettuato 170 servizi in acque Fipsas per un totale di 510 ore così suddivise: 90 in Valsesia, 80 nel Vercellese, oltre a recuperi. «Un ringraziamento a Mario Fiorentini, presidente dimissionario dell’Acquasub, che in questi anni si è prodigato anche nella protezione civile effettuando monitoraggi sul Sesia, oltre che intervenire in caso di necessità», conclude Viazzo.
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