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La Lega Nord: la chiusura del Country hospital è uno schiaffo alla Valsesia

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Tiramani e Stecco contro l’operazione di trasferimento dei dieci posti all’ospedale di Borgosesia

La Lega Nord torna all’attacco contro la chiusura del Country hospital di Varallo. L’assessore di Borgosesia Paolo Tiramani e il responsabile della sanità di Vercelli Alessandro Stecco prendono di mira l’Asl e la Regione: «Nonostante sia ampiamente previsto dal Patto per la salute 2014-2016, l’ospedale di comunità di Varallo verrà chiuso, con la scusa di trasformare i letti in Cavs (continuità assistenziale con valenza sanitaria, in pratica i post-acuti) e spostarli nell’ospedale territoriale di Borgosesia. Era necessario? Non crediamo, in quanto i letti di Cavs comunque erano stati promessi dall’assessore regionale Saitta come letti in più. Nessuno aveva detto invece di dover chiudere i Country hospital, tantomeno quello di Varallo».

Secondo i due leghisti, non è nemmeno una questione di soldi: «La motivazione dell’elevato budget per tenerlo aperto non regge di fronte all’ utilità ai pazienti e ai medici di famiglia dello strumento di una gestione integrata dei pazienti non complessi, anche con lo strumento del ricovero per un determinato tempo per stabilizzare il paziente. Inoltre i medici del Country hospital di Varallo sono medici di medicina generale, mentre invece quelli deputati a curare i pazienti nei letti Cavs devono essere medici ospedalieri. A parte lasciare probabilmente a casa qualche medico di medicina generale che lavorava a Varallo, assumeranno poi piu’ medici in ospedale a Borgosesia? E gli infermieri avranno da gestire il doppio dei letti, con lo stesso organico?»

Insomma, tanti interrogativi sul tavolo. Sta di fatto che il Carroccio prepara la rivolta: «Valuteremo con i nostri sindaci come opporsi a questo provvedimento dell’Asl, ricorrendo nelle dovute sedi».

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