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Un sacerdote indiano per la parrocchia di Quarona

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Don Sebastiano è arrivato lunedì scorso in paese: sta seguendo il grest e si fermerà sino a fine luglio

A luglio la parrocchia di Quarona raddoppia. Ad affiancare il parroco padre Matteo Borroni ci sarà don Sebastiano Kayalakkattu, sacerdote indiano.
Don Sebastiano è arrivato in paese lunedì sera, e il giorno successivo è stato presentato alla comunità. Primi ad accoglierlo sono stati i centocinquanta giovani che stanno frequentando il grest estivo della parrocchia: sarà proprio seguire i ragazzi del centro estivo uno dei compiti che vedrà impegnato il sacerdote in queste settimane quaronesi.

Don Sebastiano è originario di Calicut, cittadina dello stato di Kerala, dove è nato il 5 maggio 1980. Presi i voti in giovane età, a ventisette anni è stato nominato viceparroco nella diocesi di Thamarassery, e l’anno successivo è diventato parroco: «Come prima esperienza – spiega – sono stato animatore per i giovani della mia diocesi. Un’esperienza molto importante, ancor più perchè svolta in un Paese per la maggioranza a religione induista. In questo mese spero di poter approfondire e sviluppare la mia esperienza. Anche se ancora non parlo molto bene l’italiano spero di essere accettato dai giovani».
Don Sebastiano è arrivato in Italia solo un anno fa: è stato a Roma per studiare alla Pontificia università Urbaniana, e nella capitale tornerà a settembre per proseguire gli studi. Il mese che don Sebastiano trascorrerà a Quarona non servirà solo per arricchire la sua esperienza, ma anche per andare incontro alle esigenze della parrocchia.

Sarà il “braccio destro” di padre Matteo per tutto ciò che riguarda la parrocchia di Quarona, con particolare attenzione al grest. Concluso il soggiorno a Quarona, il religioso è atteso ad agosto da un’esperienza simile in Germania: «Andrò ad Augsburg, – prosegue -, anche in quel caso ad affiancare un sacerdote, come sto facendo a Quarona. Poi a settembre ritornerò a scuola. Per la prima volta nella mia vita, ho modo di conoscere, posti molto lontani da casa. Non mi ero mai allontanato così tanto, e soprattutto per tutto questo tempo».

Da oltre un anno infatti don Sebastiano è lontano dal suo paese: «Seppure il trasferimento a Roma è motivo di vera crescita interiore e spirituale – conclude -, non posso negare che mi manca il mio paese, la mia gente, la mia famiglia e le abitudini indiane. Fortunatamente posso tenermi sempre in contatto con i miei familiari, gli amici e i miei parrocchiani: praticamente ogni giorno ci scriviamo mail e messaggi attraverso WhatsUpp».

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