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«La Regione ha cancellato la Casa della salute a Trivero»

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Da fronti opposti, Luigi Trabaldo e Piero Casula accusano le politiche della Regione

Dove è finita la Casa della salute promessa anni fa nell’ex ospedaletto di Trivero? E’ quello che si chiedono due mancati consiglieri comunali l’ex sindacalista Luigi Tabaldo Lena e l’ex consigliere Piero Casula parla di «ennesima barzelletta e presa in giro».

«Nel 2004 – ricorda Casula – l’assessore Mario Valpreda della giunta Bresso aveva definito la struttura come un esempio da seguire. La novità di oggi è che la Regione annuncia in pompa magna che nell’Asl di Biella si faranno due nuove Case della salute: una a Biella, dove c’è un ospedale nuovo, e una a Cossato, lontano cinque minuti da Biella. Il consigliere regionale Vittorio Barazzotto ci spiega anche che servirà per sgravare il lavoro del Pronto soccorso. E Trivero? Lancio un appello a tutti i sindaci dell’Unione montana per fare un esposto alla Corte dei conti perchè si sta facendo un danno alla montagna».

E l’ex consigliere ancora una volta punta il dito contro l’amministrazione comunale: «Voglio ricordare che tutta la giunta non più tardi del 24 ottobre era scesa in Regione per chiedere più servizi. Avevano fatto anche un bel selfie con l’assessore regionale. E il risultato è l’annuncio che il progetto della Casa della salute è morto, mentre il consigliere regionale Barazzotto tutto contento annuncia l’apertura di due strutture nuove a cinque minuti di strada l’una dell’altra. La prossima volta l’amministrazione può farsi un selfie direttamente in municipio risparmiando la benzina». 

Ma l’assenza di Trivero dalla lista delle future Case della salute ha fatto sobbalzare sulla sedia anche Trabaldo Lena, sempre attento alle politiche sanitarie. E anche lui critica gli amministratori: «I sindaci del Biellese hanno votato a favore dell’operato dell’Asl in questi 18 mesi – ricorda -. Questo voto è sorprendente se riferito ai sindaci delle zone montane. Come fanno a non accorgersi che anche nel Biellese i servizi decentrati sono sempre più carenti in nome dell’enorme voragine di risorse che risucchia il faraonico ospedale nuovo».

Poi Trabaldo Lena va dritto al punto: «L’annuncio delle Case della salute a Cossato e Biella non si capisce se è campato in aria tanto per fare rumore o se è seria. Nel secondo caso c’è da rabbrividire: fare la Casa della salute nei centri urbani è confermare il disegno di spolpamento del territorio montano e periferico. Ricordiamo al consigliere regionale Barazzotto che sempre la Regione Piemonte e sempre una giunta di centrosinistra aveva deliberato la costituzione della Casa della salute a Trivero. Il dottor Giulio Brusori e l’allora assessore alla sanità Eleonora Artesio confermarono anche in un’intervista a “Eco di Biella” l’istituzione di questo servizio a Trivero nel 2007. Sono atti politici ed amministrativi che vanno onorati. Ecco perchè c’è da essere stupirsi per il fatto che anche Trivero ha votato senza che la nostra comunità sia stata coinvolta in un movimento che punti a tutelare i diritti di salute e ben essere dei cittadini; specie i più deboli. Bene ha fatto il sindaco di Varallo gli amministratori a coordinarsi tutti insieme per tutelare i servizi».

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