“Le guerre sono proprio la rovina del mondo”: Julini scrive al presidente della Valsesiana

“Le guerre sono proprio la rovina del mondo”: dal consigliere nazionale di Pax Christi riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni in merito alla lettera pubblicata sull’ultimo numero del periodico valsesiano dell’Ana “Scarpun Valsesian” a firma del presidente sezionale Gianni Mora.

“Le guerre sono proprio la rovina del mondo”

«Il presidente della sezione Valsesiana degli alpini Gianni Mora in una lettera natalizia ai suoi associati scrive: “Non sono le guerre la rovina del mondo”. Desidero esprimere con franchezza e rispetto personale il mio dissenso da questa opinione. Le guerre sono la rovina del mondo. Eccome se lo sono. Basterebbe chiederlo a qualche alpino che la guerra l’ha fatta per sentirsi rispondere in modo diverso dall’opinione del presidente.

[…] Finora il popolo italiano ha sempre subito le guerre ed è scandaloso che all’interno di un’Europa cristiana milioni di fratelli in Cristo si siano uccisi senza pietà nel corso dei secoli. Lei, presidente Mora, non troverà in alcun documento pontificio una giustificazione della guerra di aggressione per il predominio ed il possesso di terre o risorse altrui. E fu il cappellano militare, san Giovanni XXIII, a scrivere la più forte condanna della guerra come “contraria alla ragione” nell’enciclica “Pacem in Terris” del 1963.

Compiremo il nostro dovere di difesa della patria, scritto in Costituzione, se giureremo di essere fedeli alla nostra legge fondamentale in tutti i suoi articoli, da cima a fondo. La Costituzione lo merita perché è stata scritta con il sangue dei nostri padri, costretti alla guerra da un regime nazionalista e razzista, che siamo riusciti a sconfiggere. Auguriamoci dunque un futuro di pace, grazie anche alla nostra vigilanza e fedeltà democratica.

Desidero infine ringraziare gli Alpini valsesiani ed italiani per le generose prove di solidarietà fornite in tante occasioni di protezione civile “con il cuore in mano”, come dice il presidente Mora. Buon Natale a Lei ed a tutti i suoi alpini».

Norberto Julini

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