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Legambiente: la Vallaccia di Varallo diventi un’oasi naturalistica

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La zona è già stata visionata da alcuni esperti.

Ci sono piante tipiche come l’abete bianco, antiche cappelle votive e persino una grotta accanto a un laghetto. Una zona, quella della Vallaccia di Varallo, a due passi dal Sacro Monte (è la zona all’imbocco della strada carrozzabile che dalla Crosa porta alle frazioni di Morondo e Camasco), che ha mantenuto le caratteristiche del passato. Ora Legambiente intende presentare alla Regione Piemonte una richiesta di “Dichiarazione di notevole interesse pubblico” per questa zona.

«Per le sue caratteristiche ambientali e perché sorge alle pendici del Sacro Monte, è particolarmente caratteristica – dichiara Agostino Veronese del circolo di Legambiente del Vercellese -. Meriterebbe di essere valorizzata anche per un futuro discorso turistico. Già oggi viene percorsa da parecchie persone a piedi e in mountain bike».

«L’intenzione di procedere alla richiesta di dichiarazione di notevole interesse pubblico per la regione Vallaccia – spiegano i promotori dell’iniziativa – fa diretto riferimento alle Carte internazionali dell’Unesco, nelle quali i temi della diversità e ricchezza culturale risultano essere un punto saliente e imprescindibile di uno sviluppo sostenibile a beneficio delle generazioni presenti e future. Come associazioni, comitati ed enti aventi la finalità di tutelare il paesaggio, siamo a promuovere la dichiarazione di interesse pubblico del paesaggio della località varallese in quanto si è consapevoli del fatto che uno sviluppo realmente sostenibile e lungimirante può essere concretamente realizzato solo attraverso un’attenta, accurata e capillare identificazione, protezione, conservazione, valorizzazione e trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale presente, mettendo necessariamente in campo il massimo delle risorse disponibili».

La richiesta sarà inoltrata in Regione: a valutarla sarà un’apposita commissione. La zona della Vallaccia, dove tra l’altro è presente da qualche anno l’allevamento Reggiani di bovini razza Highland scozzese, è già stata visionata da alcuni esperti.

E se l’idea di tutelare la zona incontra il favore del Comune, il sindaco Eraldo Botta sottolinea però un aspetto non secondario: «Da tempo c’è un’ordinanza che interessa quella zona, che obbliga il taglio degli abeti che si trovano lungo la strada.

Un’ordinanza che abbiamo emesso in quanto in caso di forti nevicate o di piogge molto abbondanti quegli alberi potrebbero diventare pericolosi per chi transita e, se candono, bloccare l’unica strada che collega Varallo a Morondo e Camasco . Mi sta bene quindi tutelare il paesaggio, ma io penso innanzitutto all’incolumità delle persone. Per cui intimo ai proprietari dei terreni su cui sorgono quegli alberi ad abbatterli immediatamente. Nel caso non sarà fatto, procederemo come Comune».

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