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Lenta contro la fusione con Gattinara: “La nostra storia non si tocca”

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Lenta contro la fusione: un gruppo di cittadini scrive alla popolazione per esporre le sue ragioni a favore del “no”.

Lenta contro la fusione

Ipotesi di fusione tra Lenta e Gattinara: non tutti sono d’accordo. Un gruppo di cittadini ha infatti diffuso una lettera per sostenere l’indipendenza del proprio paese. A firmare la missiva sono Angelo Abbagnano, Maria Grazia Bellomo, Gianfranco Boniolo, Paolo Gonella, Elso Manna, Antonella Marchioni, Elena Merlo, Michela Merlo, Fabrizio Morgante, Sergio Parini, Ferdinando Travisan. «Cari lentesi, siamo un gruppo di privati cittadini che dopo aver letto il progetto di fusione, vogliono qui di seguito fornirvi delle informazioni aggiuntive e corrette sul perché la fusione con il Comune di Gattinara non serve a noi lentesi e tanto meno allo storico Comune di Lenta». E spiegano: «Prima di tutto è importante sapere che la fusione è irreversibile e vedrà la sparizione definitiva del Comune di Lenta». Insomma indietro non si torna. Poi aggiungono: «La denominazione ufficiale del nuovo Comune sarà Gattinara, e avrà l’implicazione del cambio di residenza su tutti i documenti e tutti gli aspetti burocratici e finanziari ad essi connessi».

Tariffe e bilanci

A preoccupare sono poi le tariffe: «Le tariffe dei servizi comunali a Lenta sono più basse di quelle di Gattinara ( ad esempio Imu 10,50 contro 9,30) e con la fusione, gli eventuali fondi regionali andrebbero ad essere utilizzati per ridurre le aliquote di Gattinara – spiegano ancora nella lettera -. La quota di contributi regionali che verrebbero eventualmente erogati sono in grandissima parte a favore del Comune di Gattinara (85%) e solo in minima parte a favore di Lenta (15%)». E sempre sui numeri il gruppo di cittadini fa presente: «Secondo quanto scritto dalla minoranza del Comune di Gattinara, nel loro Comune ci sono problemi di bilancio, e noi non riteniamo opportuno che vengano sanati a spese del nostro o grazie ai contributi regionali che eventualmente verrebbero erogati sacrificando l’esistenza di Lenta».

I servizi

La vita del paese e i servizi poi non indirizzano verso la fusione: «A Lenta, finora, le tasse sono mantenute su livelli accettabili e la qualità della vita e dei servizi è buona, i contributi regionali che riceviamo sono sufficienti a fare ciò che ci è necessario e a mantenere decoroso il nostro paese. Il mantenimento delle scuole aperte a Lenta non dipende dalle amministrazioni comunali, ma viene decisa dal Provveditorato agli Studi, per cui una fusione non potrà garantire nulla». Il gruppo di cittadini giunge a una conclusione: «Nel nuovo Comune, Lenta non avrà diritto ad alcun assessore del proprio territorio, ma due assessori del nuovo Comune di Gattinara avranno la funzione di occuparsi delle istanze dei lentesi».

L’identità

I residenti lamentano poi una mancanza di coinvolgimento sul progetto: «Non esiste al momento alcun obbligo alla fusione e tanto meno esiste la fretta di doverla fare ora. Sarebbe stato sicuramente importante, prima di intraprendere tale storica decisione, sentire il parere della popolazione in modo preventivo, informando in modo adeguato i lentesi. In questi anni, oltretutto, molti cittadini lentesi che credono nell’impegno volontario a favore del territorio, hanno donato tempo e risorse affinché alcune realtà potessero conservarsi e valorizzarsi. La fusione significherebbe non riconoscere questi meriti ai nostri concittadini e calpestare l’identità dei lentesi».

Il programma elettorale

Di fusione poi non se ne parlava neppure nel programma elettorale: «Finiamo ricordando che non è opportuno che un sindaco eletto faccia ciò che vuole, ma dovrebbe fare solo ciò che era nel programma elettorale per cui è stato votato; soprattutto evidenziamo che il sindaco e l’amministrazione non hanno mai ricevuto alcun mandato di sciogliere il Comune di Lenta fondendolo con Gattinara. Invece avrebbero solamente dovuto preservarlo e amministrarlo. La fusione, se avverrà, sarà irreversibile e diremo addio a secoli di storia, autonomia, indipendenza, spariremo dalle carte geografiche come Comune…… diventeremo un semplice sobborgo di Gattinara».

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2 Commenti

1 Commento

  1. Luca

    12 Marzo 2020 at 19:10

    Provincialismo da due soldi. Anzi “Comuncialismo“.
    Nessuno andrà contro l’identità di Lenta…
    Saluti

    • Elena

      13 Marzo 2020 at 21:05

      Pienamente d’accordo….
      Modo di pensare piccino piccino, i vantaggi saranno ENORMI per ENTRAMBI, Gattinara e Lenta!!!
      Il nuovo comune di Valdilana (in cui ogni singolo ex comune continua a mantenere una propria identità e storia)
      insegna!!!

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