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Maestre protestano anche nel Vercellese

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Maestre protestano anche nel Vercellese. Come sta accadendo in altre realtà italiane, anche nel Vercellese le insegnanti diplomate magistrali scendono in campo contro quanto stabilito dal consiglio di Stato. Ed in merito pubblichiamo una lettera di una docente.

La lettera

“La giustizia in Italia non è uguale per tutti. Il Consiglio di Stato ha ribaltato la propria linea esecutiva utilizzata fino a tre settimane fa per l’inserimento in GaE. Motivazione che egli stesso, con una sentenza del 2015, aveva confutato e superato. Il diploma magistrale però, conseguito entro l’anno 2001-2002, ha valore legale e abilitante per l’insegnamento. Così facendo, allineandosi con il Miur il Consiglio di Stato si renderà complice del più grande licenziamento di massa di noi Diplomati Magistrale. Molti insegnanti, dopo 10-15 anni di precariato, hanno superato brillantemente un duro anno di prova firmando un contratto a tempo indeterminato che, grazie a questa decisione, ora vale meno della carta straccia. Tanti altri, invece, sono stati costretti a lasciare un posto sicuro nella scuola paritaria per evitare di essere depennati dalla graduatoria. Chi è entrato in ruolo nell’anno scolastico 2015/2016 non ha potuto accedere al concorso 2016.

Il futuro?

“E ora? – scrive l’insegnante – La sentenza crea una disparità di trattamento tra i Diplomati Magistrali che hanno ottenuto il ruolo definitivo e coloro che se lo vedono strappare via, costretti a ritornare precari.
Con la Buona Scuola sono stati assunti docenti che non hanno mai messo piede in una classe. Questa non è una critica rivolta ai colleghi assunti, ma intendiamo far valere un diritto comune che non è dato dal numero di anni di precariato ma da un titolo che dovrebbe essere uguale per tutti. Noi migliaia di veterani magistrali, che per decenni siamo stati usati e sfruttati ma che comunque abbiamo sempre tenuto in piedi la scuola pubblica, ricorreremo per i risarcimenti”

La mobilitazione

Maestre del Vercellese sono pronte a scendere in campo. “Noi Insegnanti Diplomati Magistrali Piemontesi non siamo rimasti passivi davanti all’esito negativo dell’Adunanza Plenaria in cui il Consiglio di Stato” . Le maestre proseguono nella loro lettera spiegando: “Durante la mattinata del 27 dicembre è nella giornata di ieri, noi piemontesi ci siamo mobilitati verso il nostro capoluogo di regione. Siamo stati ricevuti presso l’USR di Torino dall’ispettrice Micheletti affiancati dai rappresentanti di Cub e Cobas. Sono in programma alle mobilitazioni in tutta Italia e l’8 sciopereremo a Roma davanti la sede centrale del Miur”

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