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Un manager di Goldman Sachs lascia la banca: merito dei suoi investimenti in Ethereum

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Aziz McMahon, responsabile per i mercati emergenti a Londra, ha dunque lasciato ufficialmente la banca d’affari dopo aver guadagnato milioni di sterline da una posizione su una valuta digitale, Ethereum, che chiunque può peraltro facilmente acquistare ricorrendo ai migliori broker online del settore, come dimostra la recensione di Capital.com e di altri principali player del trading online.

Un guadagno di 10 milioni di sterline

La notizia è emersa quando un gruppo di ex dipendenti di Goldman Sachs, che conoscono personalmente McMahon e che hanno preferito rimanere anonimi a causa della natura sensibile della vicenda, hanno dichiarato ad alcuni media internazionali quanto accaduto, precisando di ritenere che McMahon abbia guadagnato almeno 10 milioni di sterline dalla positiva realizzazione di un’importante posizione in criptovalute.

Su questo punto vi è però una discordanza abbastanza evidente, considerato che altre fonti hanno suggerito che McMahon avesse lasciato Goldman Sachs dopo aver fatto soldi con Dogecoin, un’altra criptovaluta molto gettonata in questo periodo e che, peraltro, è la preferita da Elon Musk.

Ad ogni modo, è possibile che McMahon possa aver avuto sia alcune partecipazioni in Dogecoin sia una posizione in Ethereum, e che dunque la liquidazione delle posizioni abbia riguardato più valute digitali.

Per il momento, intervistata da alcuni media americani ed europei, Goldman Sachs si è limitata a confermare la partenza di McMahon, ma ha rifiutato di commentare ulteriormente la vicenda. Dal canto suo, McMahon non è stato immediatamente disponibile per un commento quando è stato contattato dagli stessi giornalisti, con l’ex dirigente di Goldman Sachs che ha dunque preferito il riserbo sulla vicenda.

Da Ethereum a Dogecoin, un momento volatile per le criptovalute

Ricordiamo però che Ethereum, l’asset digitale in cui McMahon avrebbe investito, è salito di oltre il 400% dall’inizio del 2021. Creato circa sei anni dopo il Bitcoin, Ethereum si basa su una tecnologia diversa da quella di BTC, ed è attualmente impegnata in un percorso di sviluppo ulteriore, condotto dalla propria community.

Rammentiamo altresì come Bitcoin e altre criptovalute si siano recentemente rese protagoniste di alcuni movimenti piuttosto turbolenti. Mercoledì scorso, ad esempio, l’intero mercato criptovalutario ha perso 365,85 miliardi di dollari dopo un tweet di Elon Musk, il quale ha precisato che Tesla – la sua azienda di auto elettriche – avrebbe smesso di accettare pagamenti in Bitcoin a causa delle preoccupazioni ambientali sulla criptovaluta.

La criptovaluta preferita di Musk è – come abbiamo già avuto modo di accennare qualche riga fa – Dogecoin, un token che è iniziato come uno scherzo nel 2013 e che ha finito con l’essere uno dei protagonisti dell’attuale evoluzione dell’ecosistema criptovalutario. Dal momento del suo lancio Dogecoin ha guadagnato l’interesse di una crescente comunità online e ora è il quarto più grande asset digitale per valore di mercato. Vedremo tuttavia se Dogecoin sarà solamente una moda momentanea, o se questo ruolo di punto di riferimento nell’ecosistema delle valute digitale sarà destinato ad essere consolidato anche nel prossimo futuro.

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