Attualità
Maxi-impianti fotovoltaici in progetto a Roasio: l’altolà di Legambiente
Maxi-impianti fotovoltaici nel Cossatese: Legambiente dà voce alle preoccupazioni per il territorio.
Maxi-impianti fotovoltaici
Impianti fotovoltaici sui terreni agricoli: Legambiente Biella esprime perplessità per i due progetti previsti nel Cossatese e depositati in Provincia di Biella.
Si tratta di due impianti tradizionali con pannelli a inseguimento coassiale proposti dalla ditta REn Solar di Genova a Roasio (denominato Fattoria Solare Roggia Bardesa) di 14 ettari con potenza nominale 11 MWp e a Masserano (denominato Fattoria Solare Principe) di 35 ettari con potenza nominale di 32 MWp. L’allaccio principale alla rete è previsto con cavidotto interrato a Brusnengo. Nessun dispositivo ad accumulo è stato previsto. Nelle vicinanze, a Masserano, è già stato proposto ed è in procedura di VIA l’impianto agro-voltaico da 55 MWp e circa 53 ettari di superficie della Ellomay Solar .
Altri impianti, di minori dimensioni, sono stati proposti a Mottalciata, Quaregna, Mongrando. Poco fuori provincia abbiamo due mega proposte a Balocco (circa 80 ettari) ed a Alce Castello (circa 25 ettari).
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Le aree protette
Ma quali sono le preoccupazioni sollevaste da Legambiente della sezione di Biella?
«Il severo accerchiamento delle aree protette del parco della Baraggia. Nel caso di Masserano una porzione di parco rimarrebbe chiusa ad Est ed a Ovest dalle fattorie solari, a Nord dalla futura Pedemontana – viene spiegata in una nota -. Poi c’è l’elevata estensione, con la perdita dell’uso agronomico dei terreni (che potrebbe essere almeno ridotto ricorrendo all’Agro-Voltaico) Va aggiunto il trend: nel breve periodo sono state depositate un mare di proposte per impianti fotovoltaici e nei prossimi mesi è molto probabile che ne arrivino altre. Purtroppo non è stata preliminarmente definita, a livello territoriale, una adeguata pianificazione e non sono state condotte le VAS , le valutazioni ambientali strategiche (sia a livello provinciale che comunale)».
Il mercato
Sempre Legambiente fa notare anche: «In assenza di pianificazione le localizzazioni sono decise solo dal mercato (è in corso una piccola corsa all’accaparramento di terreni agricoli. Un fenomeno generato dal sistema degli incentivi non calibrati per premiare, maggiormente e prioritariamente, il fotovoltaico su coperture o terreni meno produttivi (salvaguardando anche le classi 3 e 4) o l’agro voltaico. L’approccio tenuto dalla Provincia in sede di VIA, ove l’analisi delle alternativo, il principio di precauzione e le trasformazioni paesaggistiche sono temi molto trascurati».
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