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Muore di Covid-19, ma l’Asl telefona tre volte per sapere come sta
Muore di Covid-19, ma l’Asl telefona tre volte per sapere come sta. Sembra uno scherzo. E invece è tutto vero. La vicenda è accaduta a Venaria, nel Torinese.
Muore di Covid-19, ma l’Asl telefona tre volte per sapere come sta
Come riporta Prima Biella, non è solo l’ennesimo racconto di un anziano strappato alla propria famiglia, che non l’ha più visto dal giorno in cui è arrivata l’ambulanza a prenderlo ed è morto solo… E nemmeno di un intero nucleo familiare rimasto a stretto contatto con lui al quale (figurarsi) non è stato fatto neppure un tampone nonostante problemi di salute vari…
La beffa
No, qui c’è di più. C’è il fatto che proprio mentre il defunto coniuge raggiungeva il forno crematorio, l’anziana moglie ha ricevuto una telefonata dall’Asl di Torino, che chiedeva come stava. E fin qui, di questi tempi, anche se non siamo nelle zone della Lombardia più colpite dal Covid-19, dove il sistema sanitario è andato al collasso, un errore ci può stare.
Altra telefonata
Il problema è che una settimana dopo è arrivata un’altra telefonata dall’Asl che chiedeva nuovamente come stava il pensionato ormai passato a miglior vita. Ma no, direte… impossibile. Più che altro impossibile è il fatto che il medesimo inumano copione sia andato in scena di nuovo anche il giorno dopo. E tre. Ma non è finita, perché stavolta al danno s’è aggiunta la beffa: alla risposta della moglie (impossibile immaginare se più incredula, arrabbiata, disperata o rassegnata) che il paziente era morto il 31 marzo, l’operatrice ha ribattuto: “Ma come? A noi risulta che ha fatto un tampone il 7 aprile”.
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