Muore pochi giorni dopo il figlio: Masserano saluta Ottavio Zin

Muore pochi giorni dopo la scomparsa del figlio: dopo avere perso Luigi Zin, Masserano piange anche il papà Ottavio.

Muore pochi giorni dopo il figlio

Un duplice lutto ha colpito in pochi giorni la famiglia Zin e la comunità di Masserano. Sabato scorso i concittadini hanno dato l’addio a Luigi Zin, 68 anni, storico geometra del paese e volontario della Croce Rossa di Cossato. Ma poco dopo la morte del figlio è deceduto anche il padre, il bersagliere Ottavio Zin, aveva 99 anni. Lunedì mattina è stato celebrato il suo funerale. Sabato in tanti avrebbero voluto dare l’addio a Luigi Zin, il divieto di celebrare il funerale in piazza però ha consentito solo la partecipazione a trenta persone come prevede il Dpcm. Presenti i famigliari e una rappresentanza degli alpini di cui faceva parte. Era stato ricoverato per il Coronavirus in ospedale a Ponderano dove è morto.

                   Luigi Zin

La sua storia

Ottavio Zin era una memoria storica di Masserano. Aveva partecipato alla guerra sul fronte albanese dal 1941 al 1943, poi era stato fatto prigioniero prima in Germania e poi in Polonia. Spesso era stato invitato a parlare ai giovani della sua esperienza. Originario di Buia, era arrivato nel Biellese dopo la guerra e a lungo aveva lavorato come piastrellista. Ottavio Zin aveva tenuto tutta la sua storia in un’agenda, poi scannerizzata dal nipote Andrea. Che l’ha digitalizzata. Faceva parte dell’ottavo battaglione Gorizia come bersagliere motociclista, nel 1941 venne mandato sul fronte greco-albanese. Nel 1943 venne fatto prigioniero in un campo di concentramento in Germania e poi in Polonia. Finché non venne liberato e riuscì tra mille vicissitudini a ritornare in Italia.

La famiglia

Nell’ultimo periodo le condizioni di Ottavio Zin erano peggiorate fino alla morte, pochi giorni dopo il decesso che si è portato via il figlio tanto amato e apprezzato. Luigi e Ottavio hanno lasciato nel dolore la moglie di Luigi, Emanuela, i suoi figli Andrea con Novella, Francesco e Claudia, Alessandro con Barbara e Giulia. L’intera comunità di Masserano si è stretta a loro.

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