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Neonato morto in casa: disgrazia l’ipotesi più probabile

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Neonato morto in casa: la procedura è stata regolare

Neonato morto in casa: probabilmente una disgrazia

L’ipotesi più probabile è che si tratti di una disgrazia quella della morte del neonato nato in casa a Caprile lo scorso 8 agosto. E intanto l’Asl Vercelli in una nota conferma: «Sono state eseguite tutte le procedure per lo svolgimento del parto in casa». Subito dopo la tragedia infatti l’azienda sanitaria aveva emesso un comunicato in cui spiegava  che «aspettavano la mamma in ospedale». In realtà tutto era organizzato per il parto in casa a Caprile e l’ospedale di Borgosesia era stato inserito nella pratica come nosocomio di riferimento.

La sera dell’8 agosto

Inoltre il termine era previsto intorno al giorno di Ferragosto. Nella notte dell’8 agosto il neonato è venuto alla luce, ma subito ha avuto delle complicazioni che hanno portato poi al decesso. I soccorsi si erano da subito mobilitati. Nella frazione di Caprile dove si trova la casa erano giunti anche i carabinieri per aiutare i medici del 118 di Borgosesia a prestare le prime cure al piccolo, poi la corsa fino a Pray dove era già atterrato l’elisoccorso pronto a partire per l’ospedale Sant’Anna. Le condizioni del neonato erano però troppo gravi ed è morto. La procura di Vercelli aveva anche aperto una inchiesta, un atto dovuto per verificare che l’intera procedura sia stata rispettata.

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