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Nicolas dall’Argentina a Varallo per cercare le origini della propria famiglia. 

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Nicolas dall’Argentina a Varallo per cercare le origini della propria famiglia. Il protagonista della vicenda è Nicolàs Simone, un ragazzo argentino di 27 anni, che nei giorni scorsi ha raggiunto Varallo con l’intento di cercare notizie riguardanti la sua famiglia.

Nicolas dall’Argentina

I suoi bisnonni da parte paterna, Antonietta Cometti e Davide Giuppone, erano originari della valle che avevano abbandonato nel 1914 per raggiungere l’Argentina senza più farvi ritorno. «Nicolàs – racconta don Roberto Collarini, prevosto di Varallo, che ha aiutato il ragazzo nelle sue ricerche tra i documenti conservati nell’archivio parrocchiale – aveva questo desiderio di ritrovare le sue origini in questo territorio tornando dopo più di un secolo da quando i bisnonni erano partiti. Dopo di loro nessuno della famiglia era più tornato e questa sua permanenza ha acquisito un significato ancora più importante condividendolo con i suoi genitori e fratelli rimasti in Argentina».

Ricerca

Il ragazzo, che in città ha conquistato tutti coloro che lo hanno conosciuto grazie alla sua spontaneità, gentilezza e simpatia, ha così potuto rintracciare due parenti alla lontana, Giorgio e Mirella Cometti, e vedere i luoghi dove i suoi avi avevano vissuto a Crevola. Qui in occasione della messa domenicale Nicolàs è stato accolto dagli abitanti e ha ricevuto dei doni in ricordo di questo soggiorno. Non solo, inaspettatamente il ragazzo ha anche avuto modo di incontrare la sorella minore della sua bisnonna, Anna Cometti, residente a Nosuggio di Cravagliana, la quale gli ha mostrato le vecchie foto della famiglia e della bisnonna.

Percorso

Il passaggio in Valsesia di Nicolàs è stata una deviazione di un viaggio più lungo, un percorso spirituale, che il ragazzo ha intrapreso il 25 maggio e che in bicicletta da Roma lo porterà fino a Santiago de Compostela. «È partito da Buenos Aires, – prosegue don Roberto Collarini – dove viveva con i genitori e quattro fratelli più piccoli, all’età di 21 anni per inseguire il suo sogno di vivere un’esperienza di libertà. Portando con sé solo lo stretto necessario e senza denaro, tutti si aspettavano che sarebbe tornato molto presto. Invece è ancora in viaggio e dopo aver raggiunto varie mete, due anni e mezzo fa, è arrivato in Italia. A Verona ha lavorato come barista fino al momento dello scoppio della pandemia. Successivamente ha raggiunto Roma dove ha vissuto con alcuni amici. Qui è maturata l’idea di acquistare una bicicletta con gli ultimi risparmi e di mettersi in viaggio attraverso la Via Francigena in direzione di Finisterre. Un percorso spirituale che ha lo scopo di portarlo a conoscere se stesso e a crescere attraverso la libertà. Per lui non è il denaro che porta a essere felici ma le persone. Per questo ha scelto di partire senza nulla, le persone che incontra lo aiutano sempre e quando ha bisogno di raccogliere qualche soldo per mangiare o altro si esibisce suonando la fisarmonica a bocca e come Madonnaro».

Sogno

Nicolàs, che in Argentina frequentava un corso di lettere all’Università, sta scrivendo un libro dove racconta questa sua esperienza, “El Camino del Peon”, presentato in anteprima sabato sera in un locale a Varallo e che concluderà una volta arrivato a Madrid dopo aver raggiunto Finisterre. Una volta ripreso il suo viaggio alla città rimane la promessa di tornare per la presentazione ufficiale del libro, mentre tutti coloro che vorranno seguirlo nella sua avventura possono farlo attraverso i profili Facebook e Instagram “SoyHarmoNico”.

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