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No al terrorismo sulle dighe: appello del sindaco di Varallo

«Nessuno vuole devastare il territorio, ma non possiamo dire solo di no».

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pietro bondetti varallo

No al terrorismo sulle dighe: appello del sindaco di Varallo. E’ il pensiero del sindaco di Varallo, Pietro Bondetti, che interviene nel dibattito sui progetti di nuovi invasi nel territorio.

No al terrorismo sulle dighe: pro e contro

Nei giorni scorsi i ministri Matteo Salvini e Gilberto Pichetto erano intervenuti ad un convegno organizzato a Vercelli dagli enti di bonifica, assicurando l’appoggio del governo alla realizzazione di nuove dighe.
Un’uscita che aveva subito incontrato favori, ma anche critiche.

La posizione di Bondetti

«Le dighe – scrive il sindaco di Varallo in una nota – rappresentano da sempre una delle forme più simboliche del dominio tecnologico dell’uomo sulla natura, ma demonizzarle a priori significa commettere un imperdonabile errore di valutazione. Si discute parecchio in questi giorni sui temi legati alle acque e agli sbarramenti, ma alla fine, leggendo alcune dichiarazioni, emerge sempre il desiderio da parte di qualcuno di innescare un terrorismo psicologico di fondo. Gli ambientalisti lanciano grida di allarme e come al solito si pongono contro a priori. Le piccole dighe sono una risorsa per il paesaggio. Lo sono oggi così come lo erano anche nel passato.
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“Mostri di cemento”

Sono contrario all’edificazione di “mostri di cemento” che deturperebbero il paesaggio e non solo, ma favorevole a sbarramenti di limitate dimensioni come peraltro accaduto in passato proprio in Valsesia, quando il terrorismo psicologico non era così diffuso. Penso alle dighe di Roccapietra, poi distrutta dall’alluvione del 1977 e di Morca, costruita addirittura nel 1896 e spazzata via da un evento alluvionale. Per comprendere quanto affermo basterebbe osservare la diga di Rimasco, che ha creato un laghetto e una cornice panoramica gradevole e molto suggestiva. Lo stesso si può osservare a Ceresole Reale.

La promozione dello sviluppo sostenibile

L’invaso creato dalla diga, anche in questo caso di dimensioni molto contenute, è degno di una cartolina. Vorrei capire cosa c’è di mostruoso, pericoloso o inquinante in tutto questo, dove io, senza azzardare, vedo solo energia pulita e bellezza del paesaggio. Oggi più che mai la promozione di uno sviluppo sostenibile ed equo passa attraverso l’utilizzo di fonti di energia pulita e rinnovabile, inoltre la nostra nazione è ai primi posti nel mondo per la realizzazione e la diffusione di tecnologie avanzate in campo ambientale. I due concetti si legano tra loro e per queste ragioni plaudo alle piccole dighe e alla loro funzionalità. Nella certezza di una sicura convivenza con il paesaggio e l’ambiente».

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