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Nove anni da ”nonno vigile” a Prato Sesia: Remigio tiene duro

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«Il lato più bello è forse quello di conoscere tutti: dai più piccoli fino agli anziani»

A Prato Sesia quando pensi al “nonno vigile” pensi a lui. Da ormai nove anni è infatti un punto di riferimento per i bambini che frequentano la scuola primaria e per le loro famiglie: Remigio Mondin è il “nonno vigile” volontario del paese. Una delibera ha recentemente confermato l’incarico. Ogni mattina il “nonno” è in servizio, con la giacca gialla e la paletta d’ordinanza, per aiutare le persone ad attraversare la strada in sicurezza. Bambini e genitori lo reincontrano poi all’ora di uscita, intorno alle 16. Sono orari in cui la via del municipio si fa particolarmente affollata e il suo è un contributo davvero prezioso. «Ho iniziato appena andato in pensione – racconta il volontario – ora mi divido fra il mio ruolo di nonno effettivo di due nipoti, quello di “nonno vigile” e il campo sportivo».

Mondin è anche presidente del Prato Sesia calcio, società che segue i più piccoli. Del resto, per la sua famiglia, il volontariato è una dimensione molto importante ed è stata proprio una delle sue figlie, a sua volta volontaria per la Croce Rossa, a suggerirgli di entrare in servizio come “nonno vigile”. «Il lato più bello è forse quello di conoscere tutti: dai più piccoli fino agli anziani – spiega –. In questi anni ho avuto modo di vedere crescere molti bambini. Quelli ormai cresciuti mi salutano ancora e per me sono ricordi molto belli». Uno, fra i più preziosi, è quello della festa di benvenuto che bambini, insegnanti e personale scolastico gli hanno organizzato al suo primo anno in servizio. Un ruolo che dà soddisfazioni, dunque, ma che richiede anche attenzione e impegno nello svolgimento: all’inizio, infatti, il “nonno vigile” è stato affiancato dagli agenti della Polizia locale per imparare a gestire al meglio la situazione.

Oggi, Mondin è l’unico volontario in questo settore: negli anni scorsi c’è stato in servizio Natalino Brandoni. «Il suo contributo è stato davvero grande – ricorda Mondin –, si è impegnato a lungo e abbiamo fatto servizio per qualche tempo insieme, dandoci il cambio. Non mancava mai». Ora Brandoni è “a riposo” e Mondin gradirebbe avere qualcuno ad affiancarlo: «Se qualcuno di volenteroso volesse dedicare un’ora della sua giornata, sarebbe il benvenuto – annuncia il “nonno vigile” – è un servizio davvero utile, come tutto ciò che riguarda i bambini, per cui però serve una certa preparazione».

Le caratteristiche necessarie per essere un buon “nonno vigile”? «Occorre avere molta pazienza – osserva Mondin – bisogna poi essere aperto al tempo in cui si vive. Serve inoltre essere comprensivi, anche nell’approccio con i genitori, che qualche volta, complice la fretta, possono apparire un po’ “indisciplinati”… Bisogna porsi nel modo adatto, in modo da costruire un rapporto positivo». 

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