Nuotatori attraversano lo Stretto in 48 minuti

Nuotatori attraversano lo Stretto di Messina in tempo record.

Nuotatori attraversano lo Stretto

Arrivano altre soddisfazioni per i nuotatori della “Sportego team” di Borgosesia e Borgomanero. Due tesserati “master” che si allenano nella piscina del centro sportivo “Milanaccio”, martedì sono arrivati primi alla traversata non competitiva dello stretto di Messina. La gara, tre chilometri e mezzo dalla frazione Torre Faro sino al borgo di Porticello, in Calabria, ha visto l’affermazione di Fabio Guarnera, 42enne idraulico di Quarona, e di Marco Boca, 43enne ingegnere di Sostegno, che hanno coperto la distanza in 48 minuti. «Abbiamo partecipato individualmente, ma siamo arrivati insieme – raccontano i due atleti -. La soddisfazione è stata tanta, non solo sotto il profilo agonistico. L’emozione di nuotare in acque popolate da squali e balenottere non ci ha mai abbandonato. E poi ci ha colpiti la temperatura, calda all’inizio ma poi fredda per via delle correnti laterali che attraversano quel braccio di mare».

Il gruppo

La traversata a cui hanno preso parte Guarnera e Boca non è agonistica poiché tra Scilla e Cariddi transitano ogni giorno molte navi: «Infatti a metà percorso doveva passare un traghetto e siamo stati bloccati». I nuotatori al via erano ventisette, molti dei quali lombardi, provenienti da Varese, Bergamo e Brescia, qualche romano e dal Piemonte i due valsesiani.
Il gruppo borgosesiano dei “master”, ossia chi ha più di venticinque anni, è composto da una dozzina di appassionati di fondo. Allenati dal triverese Christopher Ronzani, fresco vincitore della “Lago d’Orta marathon swim”, gareggiano in diverse manifestazioni. «Fra le altre, noi siamo stati all’“Half oceanman”, quattro chilometri e mezzo dall’isola di San Giulio al lido di Gozzano, alla Pella-Orta e poi, ancora, a eventi nei laghi di Monate e di Mergozzo. Domenica saremo all’Angera-Arona e il 7 ottobre alla “Swim the island” di Bergeggi, in Liguria».
Differenze fra lago e mare? «L’acqua del lago è più pesante, quella del mare ti permette di stare a galla con meno difficoltà, però è meglio… non berla».

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