Attualità
Ospedale Gattinara guarda oltre l’emergenza: raccolta fondi per riaprire
Ospedale Gattinara, in programma una nuova vita per il nosocomio dopo l’emergenza Covid19.
Ospedale Gattinara, un fondo per la riapertura
Dopo il suo utilizzo per l’emergenza Coronavirus, per l’ospedale di Gattinara potrebbe aprirsi un nuovo futuro. Nel presidio sanitario di corso Vercelli è stato programmato un reparto con 30 letti destinati ai malati Covid19; sono già arrivati i primi pazienti e nei prossimi giorni sono previsti ulteriori ricoveri, tanto da esaurire i primi dieci posti previsti dal progetto. Un progetto ambizioso, con il quale l’ospedale san Giovanni Battista potrà rinascere a seconda vita, anche e soprattutto finita l’emergenza sanitaria. L’intervento del resto non è da poco: il costo complessivo è di 187mila euro, in parte già finanziato grazie al sostegno di Fondazione Valsesia, Comune di Gattinara e Lavazza. Ora però per coprire la somma mancante, pari a 27mila euro, il Comune di Gattinara e Fondazione Valsesia hanno attivato una campagna specifica di raccolta fondi. Chiunque può prendervi parte; le donazioni devono essere fatte pervenire alla Fondazione Valsesia usando l’Iban IT 29 R 06090 44900 000001001092 – con specifica causale “Ospedale di Gattinara”.
Il ruolo della Fondazione
«La Fondazione Valsesia – sottolinea la presidente della onlus, Laura Cerra – da sempre è in prima linea a difesa della salute dei cittadini, e recentemente ci siamo attivati per portare avanti un importante progetto di aggiornamento d’avanguardia per la sala operatoria del reparto di chirurgia, ginecologia ed urologia dell’ospedale di Borgosesia. Oggi, di fronte all’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, la Fondazione rinnova il suo impegno anche al fianco del Comune di Gattinara aprendo una campagna di raccolta fondi per riattivare l’ospedale San Giovanni Battista. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per sconfiggere il virus e siamo certi che il grande cuore dei cittadini gattinaresi e dei valsesiani sarà ancora una volta al nostro fianco in questa battaglia».
La riconversione degli ospedali
«Questa pandemia ha fatto sì che i nostri ospedali fossero quasi totalmente riconvertiti a Covid19 – commenta il sindaco di Gattinara, Daniele Baglione – e questo non può essere sostenuto troppo a lungo. Abbiamo la necessità di liberare quanto prima i posti letto a Borgosesia, perché torni a curare tutte le altre patologie. Per questo abbiamo fin da subito lavorato per avviare la riapertura del nostro ospedale, consentendo, ora di ricoverare e curare malati Covid e, terminata l’emergenza, di usare questi posti per le post acuzie. In modo encomiabile un territorio nella sua interezza si è mosso in modo corale per fronteggiare questa emergenza e le nostre comunità hanno mostrato il proprio volto più generoso. Grazie a un infaticabile lavoro di squadra, stiamo raggiungendo risultati significativi e importanti. Ringrazio tutte le realtà del territorio che con grande spirito di altruismo sostengono le varie iniziative, dalle grandi donazioni fino ai gesti più semplici per superare questa emergenza».
Il percorso
I primi dieci posti letto destinati ai pazienti Covid19 sono stati realizzati a tempo di record grazie ai volontari, che hanno trasformato gli ex ambulatori del Centro prevenzione Tempia in camere da letto singole e doppie, a disposizione dei malati che verranno inviati da altre strutture ospedaliere. L’ingresso dei pazienti Covid19 avviene da un porta riservata, subito dopo lo sbarramento dell’ambulanza. Si entra poi in un ascensore riservato (attivabile solo dal personale del reparto) e, una volta saliti al secondo piano, si esce sul pianerottolo che immette nel corridoio del reparto. Sono solo un paio i metri quadrati (appena fuori dagli ascensori) di commistione tra il percorso protetto e il passaggio degli altri utenti. L’arrivo dei pazienti è ad orari prestabiliti e, dopo ogni transito, il personale specializzato dell’Asl provvede alla sanificazione dei percorsi.
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