Attualità
Padre Marco Malagola è cittadino onorario di Quarona
L’onorificenza gli è stata consegnata domenica mattina in occasione delle celebrazioni per il 25 Aprile
«Lo confesso: non sono degno di ricevere un gesto di così apprezzata attenzione». Con queste parole padre Marco Malagola ha ricevuto domenica mattina la cittadinanza onoraria di Quarona. A consegnarla è stato il sindaco Sergio Svizzero in occasione delle celebrazioni per il 25 Aprile (anticipate di un giorno per consentire ad amministratori, associazioni e cittadini di salire a Varallo per l’arrivo del presidente della Repubblica). L’Anpi gli ha invece donato un paio di “scapin” rossi, a lui che era abituato a girare scalzo come previsto dal proprio ordine, quello dei francescani.
Padre Malagola, oggi novantenne, è stato testimone nell’agosto del 1944 dell’eccidio al ponte della Pietà. All’epoca non aveva ancora 18 anni, ma non esitò a portare conforto ai cinque partigiani che i nazifascisti stavano giustiziando. «E’ stata la prima tra tutte le esperienze toccanti che mi sono capitate nella vita – ha detto il religioso -. Una vita che ho voluto dedicare all’obbedienza, prendendomi cura dei fratelli e delle sorelle in Italia e all’estero». Il suo discorso lo ha letto su un foglio firmato “Marco Malagola, semplicemente”.
Più volte padre Malagola ha partecipato il 14 agosto alle celebrazioni organizzate dall’Anpi quaronese per ricordare i cinque martiri del ponte della Pietà (ai quali l’amministrazione comunale ha anche dedicato un piazzale) e ogni volta ha raccontato con lo stesso vigore quei tragici momenti.
La giovane età non gli fu di impedimento per portare conforto ai cinque partigiani che stavano per perdere la vita per impiccagione. Da quel giorno il francescano non ha più smesso di portare aiuto e conforto dove ce n’era bisogno: è stato per dieci anni missionario in Papua Nuova Guinea e quando è dovuto tornare in Italia per problemi di salute gli è stato affidato l’ufficio di “Giustizia e Pace” dell’ordine.
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