Attualità
Paese di Scopa “adotta” famiglia ucraina
Paese di Scopa accoglie una famiglia ucraina. Il sindaco: «Il paese è una grande squadra della solidarietà».
Paese di Scopa accoglie gli ucraini
Dopo gli orrori della guerra, una famiglia ucraina ha trovato accoglienza nel piccolo paese di Scopa. La comunità ha fatto trovare tutto l’occorrente per una mamma con i suoi tre figli, arrivati in paese nei giorni scorsi. Sono ospiti dalla nonna che vive in paese e che lavora ormai da tempo sul territorio.
Gli abitanti di Scopa hanno pensato davvero a tutto: dall’abbigliamento per la mamma e i bambini, ma è stato messo a disposizione anche un tablet per il ragazzino più grande in modo da poter seguire le lezioni a distanza. Una grande macchina dell’accoglienza che si è messa in moto subito.
Proprio nei giorni scorsi il sindaco Cesare Farina ha accolto la mamma e i tre figli in municipio proprio per consegnare loro i primi aiuti.
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La famiglia
«Yulia con le gemelline Khrystyna e Veronika, insieme al loro fratellino Nazar e la nonna ringraziano di cuore per l’accoglienza che la nostra piccola grande comunità ha saputo riservargli – spiega il primo cittadino – Io ringrazio tutti quanti hanno donato il loro contributo, a partire dal mio vicesindaco Rodolfo Beffa che attraverso Il Bar Che Vorrei ha promosso una raccolta aiuti davvero di successo a Milano, poi a seguire le donne di Scopa che durante la serata dell’8 marzo hanno devoluto una sostanziosa somma di denaro, gli abitanti e i villeggianti di Scopa che ogni giorno portano offerte nella cassetta in comune». L’elenco dei benefattori è davvero lungo: «Un ringraziamento va ai ragazzi dell’Oratorio di Scopa che hanno donato un tablet per permettere ai ragazzi di seguire le lezioni a distanza, ai miei fedeli consiglieri e assessori, al mio ufficio comunale e a tutti quelli che sicuramente mi sto dimenticando ma so che in qualche modo stanno facendo parte della squadra della solidarietà».
Accoglienza e solidarietà
Non è una sfida facile da affrontare perché le necessità saranno tante: «La partita è difficile e appena iniziata, ma sono fiducioso che la celeberrima accoglienza e solidarietà della gente di montagna ancora una volta vincerà su questa guerra. Sono felice e riconoscente di essere il capitano di questa meravigliosa squadra chiamata Scopa, se giocassimo il campionato del cuore vinceremmo sempre lo scudetto».
Il primo cittadino ricorda che per quanto riguarda l’abbigliamento e le scarpe per il momento tutto è a posto, invece per le donazioni economiche la cassetta in comune è sempre attiva.
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