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Paolo Chioso è Cavaliere: «Riconoscimento che condivido con Giorgio e Giuseppe»

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Paolo Chioso è Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana: «Un premio che voglio condividere con Giuseppe Passoni e Giorgio Monari».

Paolo Chioso diventa Cavaliere

“Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana”. A essere insignito dell’onorificenza è Paolo Chioso da sempre attivo nel volontariato e impegnato nel sociale. A richiedere la candidatura alla Prefettura, che ha avviato le pratiche al Ministero, è stato il sindaco Gian Matteo Passuello. «Quando il sindaco mi ha avvisato – spiega Chioso – mercoledì scorso, ricordo che erano le 8 e un quarto circa, sono rimasto senza parole. Non riuscivo a crederci. E’ stata davvero una emozione grande. Nel periodo del Covid erano arrivati a casa due carabinieri di Coggiola, che conosco, che mi hanno fatto diverse domande. Mia moglie mi ha chiesto “Paolo, ciu chi te’ combinà”, cos’hai combinato? Poi, nei giorni scorsi è arrivata la notizia che mi ha sorpreso e commosso e probabilmente, a fine anno, mi verrà consegnata l’onorificenza».

Il volontariato

Chioso ha un curriculum degno di nota ed è conosciuto in diversi ambienti. Da anni è presidente dell’Auser Valsessera, dal 1980 al 2011 ha fatto parte dell’amministrazione comunale di Pray (10 anni come assessore nella legislatura Robiolio e 20 nella minoranza), ha guidato per anni il gruppo ricreativo Cechin di Pianceri Alto, frazione in cui abita, ed è impegnato nell’organizzazione della festa della Fagnana a Pray.

«Ho tanti bei ricordi di queste esperienze – continua il valsesserino – tra questi il progetto “Alta quota” con le scuole, nel periodo in cui ero assessore. Ho avuto modo di stare a contatto con i ragazzi al rifugio Barba Ferrero e al Pastore e ci siamo divertiti. Ancora oggi qualcuno lo racconta ai figli di questa esperienza. E poi ci sono stati i progetti portati avanti con l’Auser coinvolgendo altre associazioni. Le raccolte e le esperienze tra i terremotati, il progetto Davide che mi ha dato modo di conoscere il ragazzo portulese e di fare amicizia con lui. La raccolta di fondi per acquistare la carrozzina alla bimba di Crevacuore, che ha scelto le ruote colorate».

La pandemia

Chioso con altri volontari è stato impegnato anche nel periodo del Covid, portando la spesa o ai medicinali a domicilio.

«C’è stato un bel contatto con le persone anziane – spiega Chioso – a volte compravano poche cose per volta per poter vedere qualcuno e scambiare due parole, anche se a distanza. Ci sono state molte persone che hanno avuto bisogno anche solo di quello. Per me è normale fare qualcosa, l’ho sempre fatto. Anche se ho ideologie diverse ho organizzato anche delle gite e pranzi con le donne della frazione per raccogliere fondi per la chiesetta del Guarnero. Alla fine tutto questo lo porti nel cuore. La mia vita è così e devo dire che sono stato fortunato di avere mia moglie Ornella al mio fianco, che mi ha sempre supportato e mai ostacolato».

Gli scherzi

Sui social sono arrivati tanti messaggi di congratulazioni e anche frasi affettuose e ironiche sul nuovo “cavalierato” di Chioso.

«E’ giusto così – conclude Chioso, che è una persona semplice e ironica – altrimenti non sarebbe bello. Se mi prendono in giro è un segno di affetto. Mi hanno anche detto: “Ora zio Silvio ti inviterà ad Arcore a visitare villa Certosa. Ormai siete “colleghi”». E aggiunge: «Questo premio voglio condividerlo con Giuseppe Passoni, che purtroppo non c’è più e che ha fatto molto per il territorio, e con Giorgio Monari, che si è impegnato nel sociale ed è sempre presente e disponibile».

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