Parroco Guardabosone prende le distanze dal Comune per la presentazione dei libri sulle “famiglie-arcobaleno”

A Guardabosone il parroco prende le distanze dalla presentazione dei libri sulle “famiglie-arcobaleno”, svoltasi nel salone parrocchiale (dato in cessione al Comune).

Parroco prende le distanze dalla presentazione dei libri sulle “famiglie-arcobaleno”

Dal parroco di Crevacuore e Guardabosone riceviamo e pubblichiamo.

Gentile direttore, leggo nel suo giornale del 14 ottobre, pagina 4, che l’amministrazione comunale di Guardabosone ha indetto la presentazione di due libri sulle “famiglie arcobaleno” nel salone parrocchiale (sic!) di Guardabosone.

Preciso che detto salone è ceduto in comodato triennale all’amministrazione comunale. So cos’è l’arcobaleno che mi è capitato più volte di ammirare; so cos’è la famiglia perché ci sono nato e vissuto dentro per un certo periodo di vita, e ne conosco molte.

Il nesso “famiglie-arcobaleno”, così socio-cromatico, mi suona nuovo, forse per la mia concezione arcaica della famiglia, che la riconosceva “cellula della società”, e per giunta di una sola fattispecie. Colori per colori, non mi stupirei se domani spuntasse anche “famiglia arlecchina”, con più ampia varietà cromatica e quindi più in grado di simboleggiare le odierne, imprevedibili, tipologie familiari. Ma sto esagerando e mi scuso di questa fresconata.

Essendo certamente noto all’amministrazione comunale, con la quale peraltro ho ottimi rapporti, come un parroco la pensi in fatto di famiglia, sarebbe stato garbato da parte della stessa amministrazione si mi avesse interpellato su un’iniziativa così all’avanguardia, in un salone che rimane comunque di proprietà della parrocchia, facendomi passare quindi per ideologicamente concorde.

Ovvio che questa mia esternazione non avrebbe senso, qualora l’iniziativa si ponesse come una lucida analisi sociopsicologica di un fenomeno oggi largamente diffuso, senza manifesta condivisione delle pretese. In tal caso prevarrebbe il momento culturale su quello emotivo. Non potrò essere presente causa simultanei impegni liturgici. Grazie.

don Alberto Albertazzi

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