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Partigiano Giulio Quazzola cittadino onorario di Rossa

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Rossa costretta

Partigiano Giulio Quazzola diventa cittadino onorario di Rossa: il riconoscimento voluto all’unanimità dal consiglio comunale.

Partigiano Giulio Quazzola, la cittadinanza

Cittadinanza onoraria per il partigiano Giulio Quazzola. Dopo la proposta del sindaco nel corso dell’ultimo consiglio comunale il Comune di Rossa ha “ufficialmente” e unanimemente deliberato il conferimento del riconoscimento all’unico superstite ancora in vita dell’eccidio nazi-fascista avvenuto il 7 novembre del 1944. Quel giorno Rossa conobbe direttamente, in tutti i suoi effetti, la tragica realtà della guerra di liberazione. All’alba di quel fatidico giorno un gruppo di partigiani rifugiati all’alpe Fej fu attaccato da un reparto misto di soldati tedeschi e fascisti che ne uccise in combattimento quattro e ne fece prigionieri altri cinque, successivamente portati a Balmuccia e fucilati.

La testimonianza

La memoria di quell’evento, in questi lunghissimi 76 anni, è stata testimoniata, con emozione mai attenuata, da Giulio Quazzola, partigiano combattente della brigata Garibaldi “Strisciante Musati”, classe 1928: un giovane che aderì alla Resistenza spinto esclusivamente da motivazioni ideali. Scrive il consigliere Gianpaolo De Dominici: «La lezione che giunge dalla scelta di giovani come Giulio Quazzola, che non esitarono a mettere a rischio la propria esistenza per la causa della liberazione dall’occupazione straniera e per la costruzione di uno stato democratico libero dalla tirannia e in pace con il mondo è un valore che deve essere riconosciuto e sancito con un atto ufficiale».

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