Attualità
Pasquale, da 40 anni parrucchiere a Gattinara
Non si è mai mosso da corso Garibaldi e di recente è stato festeggiato con una cartolina celebrativa
Con i capelli che ha tagliato si potrebbe ottenere una treccia così lunga da fare più volte il giro del mondo. Il coiffeur Pasquale Ciocia, però, negli ultimi quarant’anni non si è mai mosso dal civico 17 di corso Garibaldi a Gattinara. E per festeggiare la cifra tonda toccata dal parrucchiere, c’è chi ha pensato di dedicargli una cartolina celebrativa. Il collezionista e amico Fabrizio Bussolino ha infatti creato una “greeting card” rossa con l’immagine del parrucchiere davanti al suo negozio. «L’ho già spedita a Trentola-Ducenta – dice Ciocia – il Comune in provincia di Caserta dove sono nato 65 anni fa, e in Sicilia, la terra di mia moglie».
«Nella città del vino – racconta – sono arrivato nel 1967 tramite uno zio e subito ho lavorato come barbiere in una bottega di corso Valsesia allora gestita dal grignaschese Giovanni Lolli. Dopo un’esperienza a Napoli e il servizio di leva, sono tornato a Gattinara, quella volta con tutta la famiglia; per un po’ di anni ho lavorato come operaio, prima alla Ceramica Pozzi e poi alla Lancia di Verrone. Durante i fine settimana, tuttavia, aiutavo alcuni colleghi barbieri e parrucchieri, così nel 1976, una volta sposatomi, ho deciso di rilevare da Angelo Guarnaccia il salone in cui ancora oggi mi trovo. Si tratta di un luogo storico: tra queste mura è ormai da più di un secolo che si tagliano capelli e si accorciano barbe».
E da quasi due decenni, insieme a Pasquale, c’è Roberta, la figlia, che ha 35 anni ed è nata a Gattinara: «Io mi occupo soltanto di acconciature maschili, lei anche di quelle femminili. E’ molto brava e alcuni, specie giovani, preferiscono che sia lei a tagliare loro i capelli. Frequenta i corsi a Milano e quando torna sono contento se insegna qualcosa pure a me. Non si smette mai d’imparare: chi dice che è arrivato, non è mai partito». In passato Ciocia ha anche insegnanto al Circolo acconciatori unisex di Novara. «Fu una bella esperienza, che mi permise di ampliare gli orizzonti».
Ma come è cambiata la clientela in questi quarant’anni? «In peggio di sicuro. Una volta si lavorava con più tranquillità e meno frenesia. Oggi, inoltre, la gente è confusa, non sa cosa vuole, e ciò vale sia per gli uomini che per le donne. Comunque sia, tutti i clienti da noi sono benvenuti ed è grazie a loro, del resto, se siamo ancora qua dopo tanto tempo». Da oltre trent’anni, al venerdì e al sabato Ciocia lavora su appuntamento. «Fu il consiglio di un amico a spingermi in tale direzione. Si sa, sono i giorni in cui i parrucchieri hanno maggiormente da fare: abbiamo pensato che non fosse il caso di tenere le persone impegnate per delle intere mezze giornate. Fu una buona idea». Come quella della cartolina. «In tanti – termina Ciocia –, sono rimasti colpiti da questa iniziativa».
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