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Pasticceria valsesiana: noi chiusi, i supermercati aperti…

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Pasticceria valsesiana: noi chiusi, i supermercati aperti. «Onestamente non si capisce dove stia la differenza».

Pasticceria valsesiana: noi chiusi, supermercati aperti

Nel decreto “Io Resto a Casa” che disciplina l’emergenza Coronavirus è prevista la chiusura anche delle pasticcerie, almeno fino a fine aprile. Una decisione che ha fatto discutere parecchio in questi giorni e che non blocca la produzione dei dolciumi, ma soltanto la vendita diretta al pubblico.

Qual è la differenza?

«Onestamente, a parità di misure precauzionali, non si capisce la differenza tra una pasticceria come la nostra e un supermercato, che invece può rimanere aperto al pubblico»: questo il parere di Giovanni Battista Ferraris, che insieme alle socie Simona e Micaela Della Vite è il titolare della pasticceria “Il nuovo capriccio”, con negozi a Varallo e Borgosesia.

La produzione non si ferma

«A livello di pasticceria purtroppo è bloccata tutta la filiera della ristorazione – riprende Ferraris – , noi in questi giorni continuiamo comunque la produzione e facciamo consegne a domicilio. Spero, però, che a breve cambi qualcosa. Ad esempio, il fatto che le mascherine stiano per diventare obbligatorie spero agevoli una riapertura delle attività».

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