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Pieraldo Manetta, un uomo che aveva una marcia in più. Il ricordo

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Pieraldo Manetta, «un uomo che aveva una marcia in più». Lo chef ricordato da un amico.

Un ricordo di Pieraldo Manetta

Da un caro amico riceviamo e pubblichiamo un ricordo di Pieraldo Manetta, chef dello “Scoiattolo” di Carcoforo, mancato la scorsa settimana.

Nella vita se si è fortunati può capitare di incrociare il proprio cammino con persone speciali che hanno un qualcosa in più, un dono, una marcia diversa. Pieraldo ne era proprio un classico esempio. Lavoratore indefesso sin da giovanissimo, con quella grinta e determinazione tipica della gente di montagna unita a una ambizione e un talento fuori dal comune.

Rinomato chef e gran lavoratore

Dopo anni di gavetta anche all’estero decide di intraprendere una nuova strada prendendo in gestione l’Albergo Valsesia e anni dopo il ristorante Scoiattolo, contribuendo a portare sulla ribalta nazionale Carcoforo. Al suo fianco la moglie Mariangela, cuoca e complice professionale perfetta nella loro sana ambizione professionale: la Stella Michelin.

Attaccato alle tradizioni del territorio

Ma sarebbe limitante fermarsi solo all’aspetto professionale. Chi ha avuto la fortuna, mi ripeto, di andare oltre la patina esterna, ha potuto scoprire un uomo innamorato della tradizione Walser, dell’intarsio del legno, della fisarmonica, del buon canto…

Uomo a volte ruvido e schietto, ma perfetto anfitrione nel lavoro. Sempre a testa alta, conscio della sua fallibilità e dei suoi pregi, disponibile a insegnare quel che poteva con la consueta ironia, ovviamente a modo suo…

Penso che potrei proseguire per ore scrivendo e raccontando, ma non aggiungerebbe nulla a quel che provo per te. Concludo con i due aspetti che a mio avviso più spiegano chi sei, chi eri e chi sempre sarai: le feste e il coro Walser per cui ti sei sempre speso con amore e il Tiro a Segno delle 5 Società, tradizione “privata” della nostra alta valle…

Mi fermo davvero, gli altri ricordi sono troppo intimi e ognuno ha i propri. Oltretutto penso ti sarai stufato di leggere ormai. A proposito, non mi sono presentato, ma penso tu lo abbia capito: sono Carcoforo, il tuo paese. Ora chiudiamo gli occhi e cantiamo insieme “Madonnina dai riccioli d’oro…”.

Luca Gamberoni

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