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Pizzeria di Serravalle: pronti a riaprire coi tavoli distanziati

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Pizzeria di Serravalle: «Se venisse data la possibilità di riaprire il locale rispettando la distanza di sicurezza sarei già contento».

Pizzeria di Serravalle, la situazione in emergenza

Dopo la Pasqua, i ristoranti saranno costretti a rinunciare anche agli appuntamenti del 25 aprile e del Primo Maggio. Una modesta boccata di ossigeno arriva con l’asporto, consegnando i pasti direttamente nelle case. E’ quello che succede, ad esempio, alla pizzeria “Da Claudio” di Serravalle, come spiega il titolare Giuseppe Di Martino: «La prima settimana di stop avevamo deciso di non fare nulla, poi quando abbiamo capito che l’emergenza non sarebbe finita in fretta abbiamo deciso di fare asporto almeno la sera. Così riusciamo a fare qualche incasso per recuperare un po’ di spese e accontentiamo anche qualche nostro cliente affezionato. Purtroppo è così e non possiamo fare altro che adeguarci, anche noi come tutti restiamo a casa e facciamo sacrifici. Sono preoccupato soprattutto per le paghe dei due dipendenti: in questo periodo uno è completamente fermo, mentre l’altra almeno il sabato e la domenica dà una mano per l’asporto e così riesce a tirar su qualche soldo».

Incertezza e preoccupazione

L’incertezza sul futuro di certo non aiuta, né a livello psicologico, né a livello economico: «Non so per quanto tempo riusciremo ad andare avanti così – ammette Di Martino – , speriamo che venga davvero data la possibilità di sospendere i mutui che abbiamo con le banche altrimenti la situazione diventerebbe davvero critica. Se venisse data la possibilità di riaprire il locale rispettando la distanza di sicurezza di un metro, con un minor numero di tavoli per la clientela, io sarei già contento. L’abbiamo già fatto all’inizio dell’emergenza, usando tutte le precauzioni stabilite. Ma non sono fiducioso che ciò avvenga in tempi brevi, vista la tipologia delle nostre attività. La gente deve capire che è importante non uscire, che bisogna stare a casa».

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