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Polemica Sgarbi testimonial della Valsesia: “Non vi piace? Trovatene voi un altro di questo livello…”

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Polemica Sgarbi: il critico d’arte risponde alle critiche mosse in relazione al suo ruolo di testimonial della Valsesia, dopo l’espulsione dal parlamento.

Polemica Sgarbi

Prosegue la querelle che da Roma è arrivata fino in Valsesia, intorno alla figura del critico d’arte Vittorio Sgarbi. «Un atteggiamento razzista contro la mia persona». Sgarbi risponde su Facebook a Loris Ernesto Terrafino e Gian Paolo De Dominici di “Azione Valsesia” che in una lettera avevano scritto di non volere il critico d’arte testimonial della Valsesia, dopo lo scontro verbale avvenuto in Parlamento con Mara Carfagna e finito su tutti i giornali e tutte le televisioni. Il parlamentare sulla sua pagina social si rivolge direttamente a Carlo Calenda leader di Azione: «Lo stimo e gli chiedo se lui condivide la posizione dei suoi due rappresentanti valsesiani, non voglio essere un modello, ma certamente sono un uomo libero, così come lo era Gianluca Buonanno, in nome del quale sono venuto in Valsesia a promuovere un’iniziativa turistica. Mi dicono che sono stato inaffidabile come sindaco, mentre invece ho fatto battaglie importanti anche contro la mafia e per questo ho dovuto lasciare prima l’incarico. Ho detto cose gentili verso una terra meravigliosa come la Valsesia e un luogo come il Sacro Monte che ho studiato. Studiatelo anche voi e cercate pure altri modelli e vedete se verranno gratis a parlare della Valsesia come ho fatto io».

Il rapporto con la Valsesia

A dar manforte a Sgarbi anche Eraldo Botta e Paolo Tiramani. «La nuova coppia formata dall’esperto di politica e dal nuovo che avanza, non vuole Sgarbi testimonial dell’iniziativa – dichiara il primo, presidente della provincia di Vercelli e sindaco di Varallo – . Vittorio, nostro concittadino onorario, noto oltre i confini nazionali, ama Varallo, il suo Sacro Monte, di cui è profondo conoscitore, e la Valsesia tutta. Chi, proprio qui in Valsesia si è scagliato pesantemente contro di lui, rinnegandolo come testimonial della nostra valle e del progetto ideato per rilanciarla in un momento così particolare, sembra non aver capito nulla del progetto stesso. I due paiono saputelli, senza arte né parte, capaci di criticare e basta. Ma la Valsesia ha davvero bisogno del nuovo che avanza e del “trombato” a casa sua, che non perdono l’occasione, ancora una volta, di stare zitti? O forse ha bisogno, ora più che mai, di progetti innovativi e di grandi comunicatori fuori dagli schemi, come Vittorio, maestro dei colpi di scena? Noi crediamo nella scelta operata, che si sta dimostrando vincente. Un consiglio finale alla coppia di saputelli: studiate capre. Grazie Vittorio».

Altri nomi

«A coloro che non amano Sgarbi faccio una proposta: trovate altri nomi, che ritenete più prestigiosi, se si offriranno anche loro a titolo gratuito li valuteremo per progetti futuri». Questa la provocazione lanciata invece da Tiramani al gruppo “Azione Valsesia”. «Sgarbi a volte eccede nella forma – commenta il parlamentare e sindaco di Borgosesia – , ma resta un grandissimo critico d’arte, oltre che un personaggio di primissimo piano nel mondo della cultura. Con la Valsesia ha un rapporto che dura da anni, la conosce bene e il suo amore per il nostro territorio lo rende un testimonial unico e appassionato. E, cosa non da poco, ci sostiene a titolo gratuito. Abbiamo già raggiunto numeri molto elevati nel nostro concorso, con iscrizioni che arrivano da tutta Italia: questa è la risposta più efficace a tutte le obiezioni».

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