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Portula e la Valsessera piangono Afra Nogara, staffetta partigiana

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Portula e la Valsessera devono dire addio a una testimone diretta della Resistenza: si è spenta Afra Nogara.

Portula e la Valsessera piangono la staffetta Afra

Si è spenta un’altra voce diretta della Resistenza: Afra Nogara si è spesa fino all’ultimo momento per tenerne vivo il ricordo. Sempre in prima linea durante la festa del 25 aprile, qualche anno fa aveva proposto al sindaco di Portula Fabrizio Calcia Ros la ristrutturazione del monumento dei caduti della grande guerra tramite una colletta, opera che era stata inaugurata nel 2020.
Classe 1927, si è spenta nella giornata di martedì. Afra Nogara era stata staffetta partigiana nel secondo conflitto mondiale. Durante il periodo della Resistenza il suo compito era quello di tenere i contatti tra i partigiani, un ruolo quello di staffetta che ha portato avanti per anni con coraggio e convinzione. Il marito, Pensiero Gila, tra l’altro era stato partigiano sulle montagne valsesserine.

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La medaglia

Ancora nel 2016 aveva ricevuto, in occasione della festa della Liberazione, la medaglia dalla Prefettura di Biella conferita ai partigiani, agli ex internati nei Lager nazisti, nonché ai combattenti inquadrati nei Reparti regolari delle Forze Armate. Un riconoscimento volto a ricordare l’impegno, spesso a rischio della propria vita, di uomini e donne per affermare i principi di libertà e indipendenza sui quali si fonda la Repubblica e la Costituzione, nonché per trasmetterne i relativi valori alle nuove generazioni. Qualche anno dopo aveva proposto al Comune la ristrutturazione del monumento ai caduti.

Un pezzo di storia

«Se ne va un pezzo di storia del nostro paese e della Valsessera – la ricorda il sindaco Fabrizio Calcia Ros -. Ho un bellissimo ricordo sin da quando ero bambino. Avendo la mia famiglia il negozio di alimentari ricordo lei e il marito Pensiero quando venivano a fare la spesa con la moto Guzzi. Diventando sindaco abbiamo condiviso diversi progetti. Era molto attaccata alla politica, una donna molto forte. L’avevo accompagnata a ricevere la medaglia della Liberazione in prefettura». L’ultimo incontro proprio in occasione dello scorso 25 aprile: «Aveva un po’ di problemi di salute, ma mi ha fatto piacere incontrarla». Lascia le figlie Rosalba e Laura con le rispettive famiglie. Il funerale si è tenuto in forma civile a Portula Matrice.

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