Attualità
Portula senza parroco, per adesso ci pensa don Carlo Borrione
Si attende di conoscere il successore. Ma per il momento dalla diocesi di Biella non c’è nessuna comunicazione.
Portula senza parroco, ma la messa è sempre garantita: per adesso le funzioni sono affidate a don Carlo Borrione.
Portula senza parroco
Don Ugo Franzoi, recentemente scomparso, dopo oltre 50 anni trascorsi nella sua chiesa a Portula ha lasciato un vuoto affettivo in molti. La sua ultima messa è stata celebrata la vigilia di Natale. Ora, dopo la sua morte, rimangono “scoperte” le parrocchie dell’Immacolata concezione di Matrice e la parrocchia della Madonna della neve a Castagnea.
Il sacerdote era entrato ufficialmente a Portula nel 1968, mentre si era preso a carico la parrocchia di Castagnea nel 1996. I parrocchiani si chiedono se, visto la carenza di sacerdoti e l’età avanzata di alcuni, ci sarà la possibilità di avere un parroco fisso che si occupi delle due parrocchie oppure se verranno attuate altre soluzioni che non lascino senza una guida spirituale le due comunità. Attualmente a occuparsene è don Carlo Borrione, parroco di Coggiola e vicario zonale.
Deciderà il vescovo di Biella
«Essendo vicario zonale sono diventato amministratore parrocchiale e responsabile legale sia di Portula che di Castagnea, nell’attesa di un parroco – spiega il sacerdote – . Ma sarà monsignor Roberto Farinella, vescovo di Biella, a decidere come verranno gestite le due parrocchie».
Non si tratta di una soluzione facile e immediata e, purtroppo, verranno celebrate messe solo in una parrocchia. «La messa – continua don Borrione – sarà celebrata a Portula; ci alterneremo io e un altro sacerdote. Per i funerali, invece, sarò disponibile io. Si tratta di una situazione temporanea ma, purtroppo attualmente, non si può fare in altro modo».
Mancano sacerdoti
Già in passato la mancanza di parroci in Valsessera era stata evidenziata anche da don Alberto Albertazzi, parroco di Crevacuore, Ailoche e Caprile, oltre che di Guardabosone.
Il calo delle vocazioni è un problema ormai riscontrato da anni e quindi le parrocchie devono pensare anche a riorganizzarsi. Lo scorso anno, per esempio, erano state le parrocchie dell’alto Triverese (Trivero Matrice, Botto, Bulliana) a dover affrontare una riorganizzazione delle funzioni religiose per la momentanea indisponibilità di don Gianni Pedrolini.
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