Attualità
Pratrivero Spa sbarca a Grignasco: un’occasione per il territorio
Pratrivero Spa cresce e acquista l’ex filatura di Grignasco: «Si tratta di un’area molto interessante, una proprietà enorme che destineremo allo sviluppo della nostra azienda».
Pratrivero Spa approda a Grignasco
Con un’espansione della Pratrivero Spa, l’ex Filatura di Grignasco rinasce a nuova vita. La struttura industriale in disuso è diventata di proprietà dell’azienda di Valdilana, leader nella produzione di tessuto non tessuto. L’obiettivo di questa operazione è ovviamente ampliare la propria attività. Si tratta di una superficie di notevole entità che comprende la vecchia struttura e un’ampia area industriale, per un totale di 135mila metri quadrati di cui 77mila circa coperti.
L’espansione
Nel periodo d’oro degli anni Settanta, la Filatura di Grignasco era arrivata ancora intorno ai tremila dipendenti. Poi era iniziato un lento declino, contro il quale si era fatto un tentativo nel 2009 avviando la “Grignasco 1894”, fino alla chiusura decretata con l’avvio della procedura fallimentare nel 2013.
«Questa operazione rientra in un più articolato piano di espansione del nostro gruppo – spiega l’amministratore delegato dell’azienda biellese, Paolo Barberis Canonico -. Si tratta di un’area molto interessante, una proprietà enorme che destineremo allo sviluppo della nostra azienda». E’ stata una operazione non semplice avviata già un anno fa, in mezzo tanta burocrazia e ostacoli da superare.
Un iter complesso
«Un anno fa abbiamo iniziato l’iter per poter acquistare l’area dell’ex Filatura: un percorso lungo, rallentato dagli innumerevoli adempimenti di una burocrazia farraginosa – riprende Paolo Barberis Canonico -. Per fare un paragone, lo stesso tipo di operazione che abbiamo portato avanti negli Usa è durato sei settimane in tutto». Tanta pazienza dunque prima di raggiungere il risultato, per fortuna la Pratrivero Spa non ha mollato portando a termine l’operazione: «A questo proposito un ringraziamento speciale va al sindaco di Grignasco, Katia Bui, per essersi fatta parte attiva nel recupero dell’area», spiega ancora Paolo Barberis Canonico.
Lo studio
L’offerta all’asta per la Filatura di Grignasco era stata presentata a luglio. A quel punto sembrava che le cose potessero risolversi nell’arco di poco tempo, ma invece la pratica si era “persa” nei meandri della burocrazia tra commissario fallimentare e il Mise. Essendo una procedura “ex legge Prodi” sulla richiesta e sulle offerte di acquisto era infatti necessario avere anche il parere il ministero dello Sviluppo economico.
Nel frattempo la Pratrivero Spa non è stata ferma. Ha già provveduto a fare uno studio per la bonifica dell’intera zona su cui si erge lo stabilimento e ha pianificato un piano industriale volto al pieno recupero dell’intero complesso, proprio con l’obiettivo di farsi trovare pronta per la svolta.
Nuova linfa
A Grignasco dunque si inizia a sperare per il futuro dell’area che un tempo costituiva uno dei poli industriali più vivi della Valsesia. Dopo la definitiva sospensione delle attività lavorative, si era provveduto alla cessione dei macchinari, con l’avvio poi delle operazioni di smantellamento e recupero delle attrezzature custodite nella fabbrica.
L’ex Filatura nel giro di poco era diventata una azienda fantasma, dominata da infestanti e abbandono.
Ora si può ripartire, c’è attesa e curiosità anche nel capire il futuro sviluppo dell’area, con la speranza che possa portare nuovi posti di lavoro in zona. E per il prossimo anno si spera di poter iniziare a vedere i risultati dell’operazione di rilancio.
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