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Pray, la differenziata cresce ma la bolletta non cala

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Sette tonnellate al mese. E’ questo il ritmo attuale della raccolta di rifiuti “umidi” avviata a Pray lo scorso autunno.

Sette tonnellate al mese. E’ questo il ritmo attuale della raccolta di rifiuti “umidi” avviata a Pray lo scorso autunno. Un buon inizio, ma c’è ancora margine di miglioramento. In ogni caso, la percentuale di raccolta differenziata cresce.

Il problema è che a questa buona pratica domestica non fa ancora riscontro il tanto atteso sconto in bolletta. «Purtroppo abbiamo dovuto aggiungere 16mila euro per fatturazione di conguaglio mandata da Seab, non preventivata – spiega il vice sindaco Gianfranco Mencattini -, poi ci sono 8500 euro per il progetto della discarica di Masserano che finalmente verrà chiusa, aggiungiamo ancora 4500 euro in più per l’ecocentro. Inoltre abbiamo avuto 7mila euro di spese maggiori per la raccolta rifiuti».

Però qualcosa si è risparmiato grazie a un miglioramento della differenziata. «Contiamo che la situazione migliori già dal prossimo anno – sottolinea -. Anche con il rinnovo dei consigli di amministrazione dei vari consorzi che si occupano di rifiuti sarà possibile mettere un po’ di ordine. Credo davvero che dal prossimo anno si possa iniziare a fare un discorso diverso».
In effetti i dati sui rifiuti stanno migliorando anche grazie all’avvio della raccolta dell’umido. «Negli ultimi tre mesi del 2015 abbiamo raggiunto le 20 tonnellate – riprende -. In questi primi tre mesi dell’anno siamo a una media di sette tonnellate al mese, questo ci ha permesso di sgravare il costo della raccolta».

I cittadini si aspettano di risparmiare sulla bolletta. «Secondo me capiterà a breve – sottolinea -. Chiedo davvero a tutti di continuare su questa linea perchè è la via giusta. Grazie all’umido siamo passati dal 41,5 al 46,5 per cento di differenziata già solo in questi mesi. Con l’aiuto della gente aumentiamo la raccolta e abbasseremo la bolletta».

La questione rifiuti per i Comuni biellesi non è di certo semplice. C’è il contenzioso tra i vari consorzi e Asrab che gestisce la discarica di Cavaglià dove va l’indifferenziato. Quest’anno poi Pray ha avuto anche un rincaro per l’ecocentro. «A cosa è dovuto? – spiega -. In primo luogo perchè sono in aumento le prove che portano rifiuti ingombranti da smaltire, molti arrivano anche da Comuni fuori valle. Poi anche perchè all’ecocentro vengono portati tutti quei rifiuti che qualche maleducato abbandona nella natura senza ragione».

Il Comune ha avviato anche una serie di controlli. «Proseguiremo su questa linea – riprende Mencattini -. Questi episodi di inciviltà devono finire. Soprattutto nelle frazioni c’è chi continua ad abbandonare rifiuti e ingombranti creando un danno all’ambiente e alla comunità. La strada che collega Pray e Curino è una delle mete preferite da questi vandali, ma stiamo pensando di mettere le telecamere».

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