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Pray, l’imprenditore 90enne che investe nel futuro delle giovani coppie

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Per due anni il nuovo “Nido del sole” resterà privato, poi passerà all’amministrazione comunale

«Che futuro avranno i nostri paesi se non si investe sulle nuove generazioni? Non capisco: bisognerebbe favorire al massimo i bambini e le giovani coppie, e solo se avanza qualcosa anche pensare agli altri. Qui invece mi sembra che continuiamo sempre più a fare il contrario…». Achille Burocco ha 90 anni ma non è certo di quelli che invocano maggiori tutele per la terza età. Anzi. Imprenditore nel ramo della metalmeccanica, con l’azienda nell’area industriale di Pray, sabato ha inaugurato il “suo” nuovo asilo nido, che lavorerà con il sistema educativo che si basa sul metodo Montessori. Si tratta di una struttura pagata tutta da lui che sorge poco distante da un altro suo “regalo” alla comunità di Pray e della Valsessera: la piscina.

Al taglio del nastro c’era tanta gente del paese e di altri centri della zona, ma anche rappresentanti della cosa pubblica: il prefetto, la senatrice Nicoletta Favero, l’assessore regionale Gianna Pentenero. E ovviamente il sindaco Gian Matteo Passuello: «Achille ci ha presentato il suo progetto un paio di anni fa. Abbiamo capito che si stava prospettando qualcosa di molto importante, innovativo, una struttura che sarebbe diventata un fiore all’occhiello della zona. E quindi abbiamo fatto la nostra parte supportando in tutti i modi la creazione dell’asilo. Del resto, era chiaro fin da subito che questa nuova struttura, unitamente al calo demografico, avrebbe segnato la fine del nostro attuale asilo comunale, che si appresta a passare le consegne dopo 37 anni di onorata attività».

Per due anni il nuovo “Nido del sole” resterà privato, poi passerà all’amministrazione comunale. «Ma già adesso l’accordo – ha sottolineato il sindaco – è che le famiglie non si trovino a pagare rette più alte di quelle che pagherebbero nell’asilo pubblico». A gestire la struttura sarà la cooperativa Orsa, i cui responsabili hanno illustrato ai presenti a grandi linee le basi del sistema montessoriano. Un sistema a cui Burocco crede moltissimo: «Nelle zone dove i bambini crescono con questo sistema, nascono industrie e progetti innovativi e importanti. Non è un caso. Gli enti pubblici italiani dovrebbero investire molto di più».

Ovviamente porte aperte per tutti sulla struttura: ampia, luminosa, caratterizzata dagli spazi tipici degli asili montessoriani. Potrà ospitare una trentina di bambini fino a tre anni di età. L’inaugurazione di sabato è stata un ottimo biglietto da visita (grazie anche alla gestione logistica della Pro loco). Adesso si apre la scommessa più importante: riempire il nido di bambini e riuscire a stare a galla sotto il profilo economico.

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