Attualità
Pray vecchia panchina diventa monito contro la violenza sulle donne
Pray vecchia panchina restaurata diventa simbolo della lotta alla violenza contro le donne.
Pray vecchia panchina trasformata
Nuova vita con doppia importanza per la più antica panchina di Pray: è diventata una delle panchine rosse, simbolo contro la violenza sulle donne. A organizzare l’evento di inaugurazione, nel salone polivalente, è stato il comitato di Borgosesia della Croce rossa, in collaborazione con l’amministrazione comunale. «Siamo onorati – ha spiegato il sindaco Gian Matteo Passuello – che la Cri ci abbia scelto per questa inaugurazione. In realtà, già anni fa, avevamo autonomamente fatto un’iniziativa simile. La panchina scelta è la più antica di Pray, sicuramente ha più di 100 anni, e doveva essere gettata in discarica. Dopo averla restaurata, ora è qui col suo importante significato simbolico. Certo bisogna essere attenti a questo problema, essere delle sentinelle, fare sistema, ascoltare e offrire appoggi sicuri. La panchina rossa, nei prossimi giorni, verrà posizionata nell’androne del salone polivalente affinché lanci il messaggio contro questo genere di violenza e possa “ascoltare” i problemi delle persone».
Le istituzioni
Sul palco si sono poi susseguiti i vari interventi. Pier Franco Zaffalon, presidente del Comitato di Borgosesia della Cri ha sottolineato: «Con la panchina non risolviamo certamente il problema, ma è un input, un modo per dire che le istituzioni sono presenti e che esiste l’attenzione rivolta a questo dramma. Sono commosso di essere qua oggi, questa è la mia ultima panchina nel mio mandato di presidente, ed è stata proprio inaugurata nel mio paese di origine». Sull’importanza degli sportelli e dei centri antiviolenza, della prevenzione, della sinergia e della sensibilizzazione hanno parlato l’assessore ai servizi sociali dell’Unione montana Valsesia Francesco Nunziata e Luisa Ronco dell’associazione “Non sei sola” di Biella. «Non voltatevi mai dall’altra parte – ha detto Ronco – anche un cittadino può fare qualcosa. Parlando del proprio problema la donna smette di essere invisibile». «Lo sportello è importante – ha aggiunto la responsabile del servizio socio assistenziale Renata Antonini – è il primo luogo sicuro per la donna. Qui c’è assenza di giudizio e accoglienza».
A scuola
Ci sono stati altri interventi che hanno evidenziato l’importanza del volontariato e dell’essere vicino agli altri: Carla Ughetto per il Centro ascolto Caritas Valsessera, Massimo Platini per l’Emporio solidale. Presente anche la dirigente scolastica Monica Bassotto che ha commentato: «E’ giusto – ha detto Bassotto – che si cominci dalle scuole combattendo contro il bullismo e puntando sul rispetto e sulle diversità». Sul palco anche Paolo Chioso dell’associazione Auser Valsessera, che da anni opera in campo sociale. «La panchina rossa – ha detto Chioso – è un simbolo del posto occupato, in cui si sono sedute, amiche, figlie, mamme portate via dalla violenza. Non bisogna dimenticarci di questo dramma».
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