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Prete ucciso dalla camorra: la nipote a Varallo

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Prete ucciso dalla camorra: la nipote a Varallo. Per non dimenticare una vicenda importante è in programma per domenica 31 marzo al Civico la proiezione del film-documentario “Monte Inferno”.

Prete ucciso dalla camorra: la nipote a Varallo

L’opera racconta la realtà di Borgo Montello, un paesino del Centro Italia in provincia di Latina, nel quale negli anni Settanta venne realizzata una discarica dove, di notte, di nascosto furono scaricati anche rifiuti tossici con gravi danni per l’ambiente e per le persone che vi abitano, che con sacrificio hanno costruito la propria casa e che continuano ad ammalarsi. Della situazione si occupò anche il parroco di Borgo Montello, don Cesare Boschin, che dalla finestra della canonica vedeva gli automezzi arrivare nella notte per scaricare i rifiuti, annotando tutti quei movimenti e che per questo fu assassinato la notte del 29 marzo 1995.

«Un modo per ricordare il mio prozio»

Isabella, figlia di Valter Formica, in passato vice segretario in Comune a Varallo, e di Laura Barolo nipote diretta del parroco assassinato ha deciso di proporre un evento di riflessione. «Ho voluto dare la possibilità ai miei concittadini di vedere questo bellissimo documentario – spiega Formica – e riflettere su una situazione che in fondo coinvolge tutti. Ma soprattutto ricordare il mio prozio assassinato secondo le modalità della camorra. Il suo corpo fu trovato dalla perpetua incaprettato sul letto, con le mani e i piedi legati, e la bocca sigillata con nastro adesivo da pacchi come a sottolineare il fatto che avesse parlato troppo. Ancora oggi il suo omicidio rimane irrisolto».

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