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Primi profughi afghani in Piemonte: arrivati nella notte i cento ospiti attesi a Settimo
Primi profughi afghani in Piemonte: arrivati nella notte i cento ospiti attesi a Settimo. Dopo un periodo di osservazione sanitaria saranno dislocati nei Comuni che si sono resi disponibili.
Primi profughi afghani in Piemonte: arrivati nella notte i cento ospiti attesi a Settimo
La colonna dei mezzi della Croce Rossa Italiana ha varcato i cancelli del centro Teobaldo Fenoglio di Settimo Torinese alle 3,30 della notte. A bordo numerosi bambini, come riporta Prima Settimo.
La speranza passa anche attraverso un pollice rivolto all’insù. E’ quello di un bimbo a bordo di un pullman della Croce rossa partito da Fiumicino nel tardo pomeriggi. Sono le 3,30 di venerdì quando i lampeggianti delle pattuglie dei carabinieri annunciano l’arrivo della colonna dei mezzi della Cri che, in un attimo, attraversano il cancello del centro Teobaldo Fenoglio di Settimo.
Sono in tutto cento i cittadini afghani a bordo dei pullman arrivati nel cuore della notte a Settimo. I primi profughi in Piemonte.
Le loro storie
Si tratta in particolare di nuclei familiari, i bambini sono molti. Famiglie numerose che una volta sbarcate dai mezzi sono state accolte all’interno delle stanze prefabbricate che prima dell’arrivo, erano già allestite e pronte a ospitare le cento persone che, per una decine di giorni, saranno sottoposte alla dovuta osservazione sanitaria.
Tra gli adulti che fanno parte delle cento persone arrivate al Fenoglio ci sono cittadini afghani che hanno collaborato, a vario titolo, con il personale dell’ambasciata e del governo italiano durante la missione militare e che hanno ottenuto il lasciapassare per il viaggio nel nostro Paese.
Che cosa accadrà nei prossimi giorni
Una volta terminato il periodo di osservazione sanitaria all’interno del centro della Croce Rossa di Settimo Torinese gli ospiti saranno dislocati in vari comuni del territorio piemontese e non solo. Quelli che resteranno in Piemonte saranno trasferiti in quei comuni che hanno già all’attivo progetti di accoglienza diffusa sul territorio e per i quali i primi cittadini hanno già annunciato ampia disponibilità all’accoglienza.
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TiOdio
23 Agosto 2021 at 8:08
Tutto il mondo sapeva che quello che sta avvenendo in quel Paese sin da quanto quel farabutto dell’ex presidente USA aveva annunciato il ritiro delle truppe. E’ davvero difficile credere che qualcuno potesse fidarsi che i Talebani non avrebbero ripreso con la forza della loro ignoranza quei territori. Eppure nessuno ha fatto nulla, non è stato preparato alcun piano in anticipo, non si è impedito all’orda di miliziani della santa ignoranza islamica di riprendere a fare quello che facevano 20 anni fa. Nessuno ha pensato di armare e preparare un esercito della resistenza, nessuno ha davvero voluto sterminare quel movimento di zeloti religiosi retrogradi. E ora all’improvviso il mondo si meraviglia, si scandalizza e si indigna per la crisi umanitaria e sociale dell’Afghanistan. Che vergognoso teatrino, quante lacrime di coccodrillo. SI parla di dialogo con quella fazione di spregevoli zeloti, quando si sa bene che l’unico dialogo che comprendono quei criminali è quello delle armi, rivolte contro di loro ovviamente. Ora davanti a questo scempio vergognoso, possiamo onestamente dire che tutti i molti militari (anche italiani) e civili di questi 20 anni, sono veramente morti invano. Il sacrificio di tante vite buttato alle ortiche. Con quale coraggio da oggi in poi di potranno commemorare quei caduti? Gli americani hanno dimostrato per l’ennesima volta quanto siano dannosi per l’umanità ogni volta che hanno avuto la faccia tosta e l’arroganza di esportare la loro “democrazia” in una nazione straniera e questa decisione raffazzonata di abbandonare l’Afghanistan nelle rozze mani di zeloti sanguinari e ignoranti, dimostra in una volta di più quanto gli americani meritino di essere disprezzati in fatto di ingerenza negli assetti politici e sociali di altri Paesi.