Attualità
Quarant’anni fa la nevicata del secolo: le foto e i ricordi del gennaio 1985
Dal 13 al 16 una coltre spessa un metro scese su paesi e città, bloccando scuole, fabbriche e trasporti. Giorni di “vita sospesa” che sono rimasti nella memoria.
Quarant’anni fa la nevicata del secolo: le foto e i ricordi del gennaio 1985. Dal 13 al 16 un metro di neve scese su paesi e città, bloccando scuole, fabbriche e trasporti. Giorni di “vita sospesa” che sono rimasti nella memoria.
Quarant’anni fa la nevicata del secolo: le foto e i ricordi del gennaio 1985
Era il 13 gennaio del 1985, una domenica di quarant’anni fa. I primi fiocchi di neve, preceduti da giorni di gelo, iniziarono a cadere nel pomeriggio su tutto il Nord Italia. Nevicò fino a mercoledì 16 gennaio, e alla fine un tappeto bianco spesso un metro (un po’ di più, un po’ di meno a seconda delle zone) copriva tutti i nostri paesi. E’ stata ribattezzata “la nevicata del secolo“, perché poi non se ne sono più viste di così imponenti. Furono giorni in cui si bloccò quasi tutto: trasporti, scuole, in parte anche le fabbriche.
Qui sotto e in copertina, immagini realizzate da Renzo Calvi a Borgosesia.
Giorni di “vita sospesa” che tantissimi residenti (certo non i più giovani…) ricordano bene ancora oggi. Tanti disagi, certo, ma anche occasioni di divertimento, giochi nella neve, solidarietà tra compaesani, paesaggi e scorci mai visti.
A quarant’anni da quell’evento incredibile, abbiamo chiesto ai nostri lettori di farci avere, se faceva loro piacere, qualche immagine e qualche loro ricordo. Ricordi che offrono piccolo scorci di vita quotidiana di quei giorni incredibili.
I ricordi e le immagini dei lettori
«Avevo 22 anni – scrive una donna – abitavo alle fornaci, la strada per andare a Valbusaga. Sono andata a lavorare a piedi, lavoravo come operaia in un negozio di parrucchiera. Mi ricordo che non c’era nessuna auto in giro, solo io e alcune persone con gli sci…»
«Ho un triste ricordo – aggiunge un’altra lettrice -: era mancato mio suocero e non abbiamo potuto uscire di casa fino al giorno del funerale. C’era un metro di neve».
Un’altra lettrice, Manuela, scrive: «I miei ricordi di quei giorni sono vivi nel mio cuore, forse e stato uno dei miei momenti più belli… Ero piccola, avevo dieci anni vivevo ancora a Varallo e ricordo ancora quella mattina e l’emozione provata. Mio papà aveva la Fiat 500 e ricordo che nel cortile di casa si faceva fatica a riconoscere le auto erano in gran parte coperte. Precisiamo che io ero piccola e quindi per me era tutto gigantesco. Ricordo che sono andata con la mia migliore amica fino all’allea, il viale alberato di Varallo, e ci siamo recate da sole, tanto non circolava nessuno con un metro di neve e mi sono sentita grande… La neve mi arrivava sopra la vita era una sensazione bella e surreale, non un suono, non una persona tutto ovattato… Sembrava di essere in un paesaggio incantato. Non so come descrivere tutto, forse solo dicendo che era pura magia. Ora la vivo con grande nostalgia, era stata una giornata bellissima e avevo tutto… avevo ancora mamma e papà… Pagherei per tornare a quel giorno per rivivere quell’emozione. La grande dama quel giorno si è presentata con tutto il suo splendore, e nonostante sia fredda, scaldò tanti tanti cuori».
«Sono Paolo e volevo segnalarvi un mio ricordo della nevicata del 1985. Compivo esattamente 18 anni il 14 gennaio, per cui il meteo mi fece il regalo più bello. Ricordo che una sera noi ragazzi, essendoci le scuole chiuse, ci ritrovammo in centro paese ed un nostro amico, con la sua Fiat 127, fissò al paraurti una fune legata a sua volta ad una camera d’aria di un camion, a turno ci salimmo un po’ tutti e ci fece fare il giro del paese sulle stradine imbiancate, con “cordoli” di neve riportata che attutivano le sbandate nelle curve. Qualcuno di noi veniva puntualmente perso per strada, senza danni ovviamente. Che fantastico divertimento! Unica nota “negativa” è che dovetti posticipare di tre giorni l’iscrizione per prendere la tanto attesa patente d’auto, era tutto chiuso…»
Altri ricordi dei nostri lettori li abbiamo pubblicati direttamente sotto le foto che ci hanno inviato. Grazie a chi ci ha inviato testi o immagini, ci auguriamo di aver fatto cosa gradita a tutti.
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