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Quintali di rifiuti abusivi a Prato Sesia: trovati anche stufe e sanitari

Nei giorni scorsi bambini e tanti altri volontari sono scesi in campo per ripulire alcune zone del paese.

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Quintali di rifiuti abusivi a Prato Sesia: trovati anche stufe e sanitari. Nei giorni scorsi circa cinquanta persone si sono messe all’opera per pulire al meglio le vie del paese e alcune aree boschive.

Quintali di rifiuti abbandonati tra le radure

«Con grande piacere, abbiamo accolto tra noi ben 17 scolari delle varie classi elementari con le loro maestre Sara Falmenta e Maura Mastroianni – racconta il sindaco Alberto Boraso -. Insieme ai bambini hanno partecipato anche i genitori. Con l’aiuto degli alpini e dei cacciatori, sempre attenti al mantenimento del territorio, abbiamo pulito i margini della strada provinciale che attraversa il paese, dove abbiamo trovato molti rifiuti, mentre i bambini hanno perlustrato la parte bassa del paese, arrivando al fiume Sesia. È stata raccolta molta immondizia, ma in generale le vie più centrali del paese sono risultate meno sporche degli anni precedenti».
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L’ex casello ferroviario

Uno dei luoghi preferiti da chi ha la pessima abitudine di abbandonare rifiuti sul territorio è la zona dell’ex casello ferroviario. Avendo gli amministratori ricevuto diverse segnalazioni in merito, anche lì si sono concentrate le operazioni di pulitura. «Abbiamo raccolto una quantità incredibile di bottiglie di ogni genere, una stufa, pezzi di automobile – elenca il primo cittadino -. È inconcepibile che la gente si prenda la briga di recarsi nei boschi per buttar via ciò che potrebbe lasciare semplicemente davanti alla porta di casa, oppure portare all’isola ecologica. Nell’area dell’ex casello si sta verificando però un altro problema: gli operai che lavorano alla manutenzione della ferrovia lasciano sul territorio, magari anche solo temporaneamente, involucri in plastica e polistirolo che, col vento e il passaggio degli animali selvatici, vengono portati in giro. Ho fatto delle fotografie che intendo inviare all’azienda ferroviaria per chiedere di portare via subito il materiale che scartano».

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