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Ragazzini di Gattinara “pentiti” dopo la scorribanda nel parco

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Ragazzini di Gattinara usano in modo improprio il parchetto, ma poi chiedono scusa e si impegnano a ripulire. Il vicesindaco: «Quando si comprende che si è sbagliato e si agisce, si diventa grandi».

Ragazzini di Gattinara si scusano

Un errore può diventare occasione di crescita. A Gattinara un parco giochi è stato usato come luogo di divertimento improprio da ragazzini più grandicelli di quelli a cui le giostrine sono dedicate. Alla denuncia pubblica dell’amministrazione comunale, è seguito il pentimento con l’ammissione di colpa e il perdono unito al compito di ripulire ciò che si è sporcato. Sono i passaggi di una vicenda avvenuta nei giorni scorsi.
Il vicesindaco di Gattinara Daniele Baglione, promotore negli anni scorsi di un ampio progetto di sistemazione delle aree destinate al divertimento e allo svago dei più piccoli, ha voluto dare una lezione ai giovani cittadini che avevano utilizzato l’area di via Mattai in modo improprio, salendo sui giochi destinati ai bambini e lasciando in giro parecchia sporcizia.

L’utilizzo dei parchi

«I parchi giochi sono fatti per essere frequentati dalle famiglie con i bimbi piccoli. Luoghi a misura di bambino, per trascorrere del tempo sereno insieme. Abbiamo investito molto negli anni in queste aree per renderle belle e fruibili da tutti – ha scritto Baglione sulla sua pagina Facebook -. Purtroppo però ci sono bimbi troppo cresciuti che li scambiano per il luogo dove tutto è possibile: sporcare, fare casino, fumare. Sappiamo che non si è trattato di bande di teppisti, ma solo di ragazzini minorenni i quali, forse presi dalla noia di una serata estiva senza proposte più sagge e intelligenti, hanno deciso di divertirsi a loro modo nel parco. Il volerlo pubblicare sui social, con tanto di fotografie con i volti coperti, è stata una precisa scelta, per ottenere due risultati: il primo è far sapere che, a salvaguardia della sicurezza e della cura dei nostri luoghi di ritrovo, abbiamo posto in tutti la videosorveglianza, oltre ad averli recintati e posto ai cancelli dei temporizzatori che ne regolano l’apertura e la chiusura a orari predeterminati. La seconda è sperare che, com’è infatti avvenuto, qualcuno di loro, vedendo le foto che li ritraggono, si vergognasse e si presentasse ad ammettere le proprie responsabilità».

Rimediare agli errori

E così è stato: nei giorni successivi alla pubblicazione del post sui social, un ragazzino ha insistito per essere accompagnato in municipio ad autodenunciarsi, insieme ad alcuni dei suoi amici presenti quel giorno.
«Ho voluto segnalare sui social anche questa seconda parte dell’evento, perché è importante far vedere le cose belle ed i bei gesti – prosegue il vicesindaco -. A volte si sbaglia, a volte lo si fa solo perché si è in gruppo e ci si sente un po’ più liberi. Ma quando si comprende che si è sbagliato e si agisce, si diventa grandi. Grazie a questi ragazzi, grazie alle loro famiglie. Sono sicuro che questa piccola vicenda possa essere di esempio per molti. La bellezza e la gentilezza vincono sempre».

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