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Re Barlan scrive ai ghemmesi: Politica fuori dal carnevale

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Carnevale è passato e ha lasciato dietro di sè tanta allegria e pure qualche polemica.

Carnevale è passato e ha lasciato dietro di sè tanta allegria e pure qualche polemica. Del resto non saremmo a  Ghemme se fosse il contrario… Ma stavolta il Re Barlan, tornato in Patagonia insieme alla consorte Mèdamè Pengin, ha voluto scrivere ai suoi sudditi per ringraziare, ma anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Il messaggio è finito in un manifesto, affisso per le vie del paese e pubblicato sulla pagina Facebook del comitato “Chèrnuvée Dè Ghèm”. «E’ stato un carnevale ricco di momenti bellissimi, ma qualche amarezza c’è – scrive il Barlan , alias Massimo Quercioli – , noi siamo un piccolo comitato che con le proprie forze cerca di essere all’altezza di portare il nome di Ghemme in giro per il Piemonte e in casa nostra veniamo classificati come quelli che fanno sbroccare le persone e riempire le pance. Noi facciamo solamente quello che fanno tantissimi in altri paesi, tra la stima di tutti. Noi no. Non mischiamo la politica con il carnevale, anche se purtroppo questo è successo. Il carnevale è allegria, vivacità, gioiosità: non roviniamolo con le polemiche stupide, pensiamo a divertirci e basta». Ma la lettera del Barlan è soprattutto piena di ringraziamenti: «Tra i momenti bellissimi non si possono non ricordare il terzo giro dei cortili, con l’arrivo di un numero sempre maggiore di maschere dai paesi vicini e degli amici di Ghemme con un carro allegorico spettacolare, Ma anche l’entrata nel comitato di giovani a dir poco fantastici e tra questi in particolare Grazia Russo, che ha interpretato la Pengin per l’indisposizione che ha bloccato Roberta Rossi e l’amicizia con i comitati degli altri paesi e la sempre più stretta collaborazioni con le altre associazioni ghemmesi».

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