Attualità
«Rio Ponzone inquinato, perché non si sa nulla delle indagini?»
Gli ambientalisti accusano l’Arpa: gli esiti dei sopralluoghi non vengono comunicati
Ma che fine fanno le segnalazioni sul rio Ponzone che si tinge di rosso? E’ quello che si chiedono gli ambientalisti della zona dopo la strage di pesci di una settimana fa. «E’ una situazione piuttosto assurda quella in cui ci troviamo – commenta Daniele Gamba di Legambiente -. Sul rio Scoldo abbiamo presentato due segnalazioni ad Arpa e non sappiamo se qualcuno si è mosso. Per il Ponzone invece abbiamo saputo che sono stati fatti dei controlli. Dalle immagini sembra si tratti di un vero e proprio sversamento di qualche sostanza presumibilmente tossica. Il fatto è che ci piacerebbe vedere riscontri più puntuali alle segnalazioni – riprende Gamba -. Ma soprattutto gli esiti dei sopralluoghi non sono mai comunicati. Dei reati di carattere ambientale non si sa mai nulla, eppure leggendo le cronache locali sappiamo tutto di chi ruba la magliettina o il cioccolato al supermercato».
E Gamba non dimentica neppure il disastro ambientale accaduto qualche anno fa alla diga sul Sessera: «Qualcuno sa dirmi che fine ha fatto l’indagine? C’è stata qualche sanzione? Che provvedimenti sono stati presi? Tutto è avvolto da un punto interrogativo. Eppure così come Finanza, carabinieri e polizia ogni fine anno presentano il bilancio della propria attività di indagine, lo stesso dovrebbe fare Arpa. E’ nell’interesse stesso di Arpa andare a presentare la propria attività per spiegare cosa si fa sul territorio».
L’ambientalista se la prende anche con la Provincia: «Sinceramente non ho mai visto una comunicazione della Provincia di Biella relativamente all’attività sanzionatoria di tipo ambientale. E’ inutile dire che l’Arpa interviene tempestivamente, tanto poi da quel momento in avanti non si sa nulla. Che diano una comunicazione su tutti gli interventi e migliorino in trasparenza. Forse vogliono nascondere le sanzioni perchè farebbero ridere?».
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