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Romagnano, il Venerdì Santo cataloga i costumi di 300 attori

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A settembre il consiglio direttivo valuterà le iniziative organizzabili nel 2018

Il Comitato del Venerdì Santo di Romagnano cataloga i costumi: un’operazione imponente, considerando che la Sacra Rappresentazione occupa oltre 300 persone, tra attori e figuranti. Aspettando l’edizione del 2019 (il Venerdì Santo va in scena ogni due anni) il Comitato non sta certo con le mani in mano. Attualmente è al lavoro in un’imponente operazione di catalogazione e sistemazione dei costumi: «Si tratta di un intervento molto importante – sottolinea il presidente Paolo Arienta – valuteremo inoltre se intervenire sulle scenografie: condurremo analisi e verifiche sulla fattibilità e la necessità di modificare certe strutture».

Ma il lavoro del Comitato del Venerdì Santo va oltre i confini del paese. «Siamo stati diverse volte al Sacro Monte di Varallo, l’ultima nel 2010 – racconta il presidente – lì le scene vanno dall’ultima cena fino alla crocefissione, mentre non veniva portata in scena la resurrezione. Siamo stati poi a Novara: in piazza Duomo, dopo la processione con il vescovo, viene inscenata la crocefissione. Negli anni Settanta, sono state allestite delle scene anche al Sacro Monte di Orta».

Prima del 2019 il Comitato non si ferma. «Negli scorsi anni cercavamo di organizzare qualcosa nell’ambito di “Passio” – ricorda il presidente, facendo riferimento al progetto culturale incentrato sulla Pasqua promosso dalla Diocesi di Novara –. A settembre si riunirà il consiglio direttivo, valuteremo le iniziative e vedremo se nel 2018 si potrà fare qualcosa collegato al progetto». L’attuale direttivo rimarrà in carica fino alla primavera 2018.

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