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Romagnano ricorda Carlo Pizzorno, partigiano ucciso a 22 anni

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Un secolo fa nasceva Carlo Pizzorno il partigiano che morì a soli 22 anni. Romagnano ne celebrerà il ricordo.

Romagnano ricorda Carlo Pizzorno

Lo scorso 5 settembre avrebbe dovuto compiere cento anni. E invece morì a soli 22 appena compiuti, fucilato al Poligono nazionale del Martinetto di Torno. Il partigiano romagnanese Carlo Pizzorno, Medaglia d’argento al Valor Militare, verrà ricordato domenica con una cerimonia al circolo Acli, che a Romagnano porta il suo nome. La commemorazione è organizzata dal Comune, dal circolo Acli e dalla sezione Anpi, con il contributo del Museo storico etnografico, il cui personale traccerà il profilo familiare e personale del giovane partigiano. L’appuntamento è alle 11,30 nei locali di via Novara 16.

L’assalto all’aeroporto

Pizzorno era figlio unico, la madre era rimasta vittima nel 1943 di un bombardamento aereo. Laureando alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Torino, l’8 settembre 1943 fu arruolato come allievo ufficiale dell’esercito; in realtà iniziò subito l’attività clandestina e fu tra i primi organizzatori del movimento di liberazione. Come comandante di distaccamento dei gruppi partigiani Sap, svolse per quasi un anno il lavoro di organizzazione, collegamento e sabotaggio in città.

In particolare organizzò l’assalto all’aeroporto militare di Venaria Reale; poche ore prima dell’azione però, nella notte del 18 agosto 1944, fu arrestato causa di infiltrati. Venne torturato, condannato a morte dal Tribunale Contro Guerriglia e fucilato il 22 settembre 1944 insieme ai partigiani Oreste Armano, Giuseppe Bocchiotti, Walter Caramellino, Gianfranco Farinati, Lorenzo Massai Landi e Ferruccio Valobra.

Lasciò al padre, rimasto solo, una lettera in cui perdonava, e invitava il genitore a non odiare coloro che avevano distrutto la sua famiglia. In seguito fu decorato con la Medaglia d’argento al Valor Militare. La cerimonia a Romagnano si concluderà con la lettura della commovente lettera scritta appena prima della sua fucilazione e contenuta nel volume “Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945”.

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