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Romagnano ricorda Giovanni Desillani, colonna del Venerdì Santo

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Romagnano ricorda Giovanni: fu il più giovane governatore nella storia del Venerdì Santo.

Romagnano ricorda Giovanni

La scomparsa di Giovanni Desillani, 82 anni, ha destato profondo cordoglio a Romagnano. L’uomo si è spento serenamente nella sua casa, circondato dagli affetti più cari. La malattia che lo aveva colpito due anni fa sembrava essere solo un brutto ricordo, ma le sue condizioni di salute si sono aggravate negli ultimi mesi, portandolo a spegnersi improvvisamente. Indimenticabile il suo ruolo di governatore del Venerdì Santo, nel 1975, a soli 37 anni, il più giovane a ricoprire l’importante carica all’interno del Comitato pro venerdì Santo.

Il ricordo del parroco

«I primi ricordi che ho di Giovanni, per tutti Gianni, sono legati alla mia infanzia – afferma l’abate di Romagnano, don Gianni Remogna -, quando portava il materiale per la drogheria di mia madre a Borgosesia. Negli anni ci siamo visti ed incrociati più volte ed è nata una cara amicizia reciproca. L’ho rincontrato a Vacciago da adulto, quando sono stato ordinato sacerdote, poiché la casa della madre di Gianni si trovava nel Comune sopra il lago d’Orta. Suo padre era di Romagnano ed aveva conservato la seconda casa come il ricordo di un luogo prezioso. Infine l’ho ritrovato a Romagnano undici anni fa quando sono stato assegnato alla parrocchia. Nonostante i molti lutti che l’hanno colpito nel corso della vita, non ha mai perso la Fede e si è addormentato serenamente».

Un padre affettuoso

«Mio padre – afferma la figlia Raffaella – era molto legato a Romagnano e alle sue tradizioni, religiose e non. Da giovane aveva lavorato in un’azienda di asporto di surgelati di Gravellona Toce. Ha passato la sua vita a viaggiare, prima guidando il camion e poi l’auto, per le consegne ai negozi. In molti lo conoscevano anche per la sua passione per le bocce ed il biliardo, grazie al quale aveva vinto anche parecchie gare, anche a Vacciago, sul lago D’Orta, dove coltivava anche l’orto, luogo che lui stesso definiva “il mio paradiso”. Era stato il più giovane governatore della storia del Venerdì Santo, al quale era particolarmente legato, come da tradizione romagnanese, ed era rimasto nel Comitato fino a quando ha potuto». Desillani era sposato con Zoe Milani, mancata nel 2017, dalla quale ha avuto anche un figlio, Luigi, conosciuto da tutti come “Luigino”, scomparso qualche anno fa a causa di una malattia. «Mio papà aveva perso anche il fratello nel 2013. Era un padre presente ed affettuoso – conclude la figlia -. Aveva sempre la battuta pronta, nonostante le disgrazie ravvicinate negli anni».

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