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Sanac Gattinara, cinque aziende interessate all’acquisto del gruppo

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Sanac Gattinara ancora senza certezze: il caso rimbalza anche in Regione

Sanac Gattinara: sono rimaste cinque le aziende interessate all’acquisizione.

Sanac Gattinara, le offerte

La Sanac di Gattinara è ancora in una situazione delicata. A inizio anno una decina di gruppi industriali avevano depositato le buste con le offerte per rilevare l’azienda produttrice di refrattari per il settore siderurgico, poi sono rimaste cinque e adesso si aspetta il termine della procedura per poter finalmente parlare di acquisizione.
Nel frattempo in tutti gli stabilimenti prosegue la cassa integrazione. «Al processo di acquisizione si sono presentate anche altre manifestazioni di interesse oltre ad Acciaierie Italia, una decina in totale – commenta Alan Orso Manzonetta della Cgil -. Dieci aziende hanno manifestato l’interesse, una ha rinunciato prima del sopralluogo. Altre tre hanno visitato gli stabilimenti e si sono defilate. Un’altra ha visionato solo Massa. Di queste rimangono ancora cinque in gara. Adesso siamo ancora in attesa di capire il futuro. Una volta che ci saranno i nomi delle aziende che partecipano al bando ci chiameranno al Ministero per capire come potrà evolvere la situazione».

Gli aumenti dei costi

Intanto si lavora, ma anche il mercato dell’energia non aiuta. «La novità più allarmante è che per l’aumento del costo dell’energia è stato necessario aumentare la cassa integrazione – riprende il sindacalista -. La Sanac di Gattinara continua a produrre regolarmente». Ora però si spera che il processo di acquisizione vada a buon fine il prima possibile. «Il bando di acquisizione è avvenuto nei primi giorni di marzo – nota il sindacalista -, ormai i tempi dovrebbero essere maturi. L’amministrazione straordinaria ha concesso i giorni per visionare i siti alle varie aziende. Ma il nostro interesse è rimanere legati ad Acciaierie d’Italia».
Chi si aggiudicherà la gara per rilevare i quattro stabilimenti dovrà assicurare “adeguati livelli occupazionali”. Una dicitura che però è troppo vaga.
Quando subentrerà la nuova proprietà si aprirà la discussione con sindacati, si tratterà per mantenere i livelli occupazionali.

Il presidio

A dicembre erano arrivati fino a Roma, i lavoratori della Sanac di Gattinara, accompagnati dai loro rappresentanti sindacali, per un presidio davanti al Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito dello sciopero nazionale che ha coinvolto tutti e quattro gli stabilimenti italiani. Obiettivo dell’iniziativa, far sentire la loro voce e riportare l’attenzione su una vicenda che si trascina da troppo tempo. Alla fine, i presidianti erano stati ricevuti al Ministero e si erano fissati alcuni impegni per cambiare rotta.

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