Attualità
Sanac Gattinara, futuro a rischio per 96 dipendenti
Sanac Gattinara, futuro a rischio per 96 dipendenti. Stavolta non c’è stato alcun presidio, per evitare assembramenti. Ma questo non ha impedito pochi giorni fa agli operai della Sanac di Gattinara di incrociare le braccia aderendo allo sciopero nazionale indetto dal gruppo (quattro stabilimenti in Italia, per circa 400 dipendenti), per protestare contro il piano industriale presentato da ArcelorMittal per l’ex Ilva di Taranto.
Sanac Gattinara, futuro a rischio per 96 dipendenti
Nei giorni scorsi il colosso mondiale dell’acciaio, in un incontro nella sede del ministero dello sviluppo economico, aveva ribadito la sua intenzione di non rispettare gli accordi presi in precedenza con il Governo, proponendo a quanto sembra più 3mila esuberi già quest’anno, ma anche il rinvio del rifacimento dell’altoforno 5 (proprio quello a cui sono destinati principalmente i refrattari prodotti da Sanac). Una situazione che rischia di avere gravi ripercussioni sullo stabilimento gattinarese, le cui commesse per il 70 per cento arrivano proprio dall’acciaieria pugliese. «Abbiamo chiesto un incontro urgente al ministero – spiega Alan Orso Manzonetta di Filctem Cgil Vercelli Valsesia – perché ovviamente tutto quello che riguarda l’ex Ilva ricade inevitabilmente su Sanac, che è un’azienda sana e che ha sempre lavorato. Il siderurgico era già in crisi prima dell’arrivo del coronavirus, che ha peggiorato le cose, ma il vero problema è il piano industriale di Arcelor. La fideiussione scade a novembre e non vorremmo sentir parlare di esuberi dopo che a maggio dell’anno scorso addirittura era stata ufficializzata l’intenzione di assumere anche i lavoratori che avevano un contratto a tempo determinato. Arcelor sta sfruttando la situazione per venire meno ad accordi precedentemente presi con il Governo, credo che la strategia futura debba prevedere un tentativo di trovare altri clienti per riattivare l’azienda Sanac, che è legata con una sorta di cordone ombelicale all’ex Ilva».
I lavoratori
Attualmente nello stabilimento di Gattinara lavorano 96 persone. «Lo sciopero di martedì – riprende Orso Manzonetta – ha avuto un’adesione alta, considerando le difficoltà del momento. I lavoratori di Sanac non si meritano questa situazione anche per gli sforzi fatti durante l’emergenza. La fabbrica di Gattinara è tra quelle che non hanno mai chiuso, molti impiegati adesso operano con lo smart working, mentre la metà degli operai a rotazione è in cassa integrazione. Ciascuno di loro ha fatto e sta facendo dei sacrifici non indifferenti, correndo rischi per la propria salute e impegnandosi per il rispetto dei protocolli. Non va dimenticato che proprio nello stabilimento di Gattinara è stato effettuato un monitoraggio con test sierologici volontari».
Una foto di repertorio relativa al presidio dei dipendenti della Sanac dell’1 ottobre 2019 di fronte allo stabilimento di Gattinara
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