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Santuario Boca: ripartiti i cantieri dopo lo stop imposto dal virus

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Santuario Boca: lavori in corso per il rifacimento di una parte del tetto. Le operazioni erano state fermate dall’emergenza sanitaria.

Santuario Boca

Riapertura dopo il lockdown: nuovamente al via anche i lavori per il rifacimento di una parte del tetto del santuario del Santissimo Crocefisso di Boca. «Si è rivelato necessario sostituire la copertura situata sopra la chiesa dove è contenuto il simulacro del Crocefisso e anche una parte che protegge le camere di abitazione di noi che viviamo nella grande struttura antonelliana – precisa il rettore del santuario, padre Fiorenzo Fornara –. L’intervento si è reso necessario a causa di infiltrazioni che abbiamo evidenziato nelle strutture murarie e, pertanto, non era più differibile». Anche se non riguarda l’intero tetto, dato che la parte sopra la chiesa principale era stata rifatta nel 2003 e si trova ancora in buone condizioni, si tratta comunque di un’opera di una notevole portata economica, circa 240mila euro; tant’è vero che si è cercato di rimandarla, in attesa di poter trovare un appiglio finanziario. Situazione che si è verificata qualche mese fa.

Il bando

«Non siamo soliti fare collette tra i fedeli – spiega padre Fornara – e nemmeno in questo caso l’abbiamo fatto; ci siamo limitati a riferire, durante le funzioni, che era in programma questo intervento e, anche questa volta, le persone affezionate al loro santuario hanno voluto offrire contributi, che si sono rivelati generosissimi. Però raggiungere la somma occorrente non era pensabile, pertanto abbiamo aderito a un bando emesso dalla fondazione C.R.T. di Torino, riguardante i santuari delle province del Piemonte. Ci siamo allora rivolti allo studio Zanotti di Borgomanero, per redigere il progetto che ci consentisse di partecipare al concorso indetto dalla fondazione torinese. Siccome il nostro è l’unico santuario in provincia di Novara, il nostro progetto è stato accolto e, grazie a questo, abbiamo potuto avviare i lavori».

L’emergenza sanitaria

Non appena è stato installato il ponteggio, al colmo della sfortuna, sono entrate in vigore le norme per il contenimento del coronavirus e, di conseguenza, gli operai non sono più potuti entrare nel cantiere. A distanza di circa quattro mesi, però, l’intervento è finalmente entrato nella fase operativa. Il cantiere è stato affidato all’impresa edile Spi-Fa di Varallo Sesia.

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